«Insieme per Vobarno» sceglie Barbiani
di val.

E' ufficiale: sarà Paolo Barbiani, attuale assessore alle Politiche sociali e presidente della Conferenza dei Sindaci del Distretto a guidare la compagine amministrativa uscente di Vobarno



Si chiama Paolo Barbiani, ha 50 anni e sulle spalle due tornate amministrative nel ruolo di assessore alle Politiche sociali.
A lui la compagine amministrativa uscente di “Insieme per Vobarno”, civica che non ha mai nascosto la sua appartenenza all’area del centrosinistra, affida il compito di garantire la continuità rappresentata per dieci anni dal sindaco uscente Carlo Panzera.

La sua candidatura è stata resa nota nei giorni scorsi alla popolazione di Vobarno, nel corso di un incontro pubblico durante il quale sono emerse le linee guida che animeranno il gruppo di cui fa parte, che si riserva nei prossimi giorni di individuare la squadra che si presenterà al voto e, nel dettaglio, il programma.

Coniugato, padre di due figli, Paolo Barbiani è dipendente di A2A, con incarico di responsabile della distribuzione, gestione e manutenzione delle reti gas.
Ha fatto parte di numerose associazioni di volontariato nel mondo dello sport e della cultura.

Da luglio dello scorso anno è presidente della Conferenza dei sindaci del Distretto 12 di Vallesabbia e due mesi più tardi gli è stato conferito l’incarico di presidente dell’Azienda speciale Vallesabbia Solidale, che è il braccio operativo pubblico della Comunità montana per la gestione del Piano di Zona.

«Di questi tempi il rischio per ogni amministratore è quello di incorrere nella rassegnazione: non ci sono le risorse, tutto è boccato dal patto di stabilità e via dicendo. – afferma -. Tutto vero e certo servono impegno, coraggio nelle scelte, responsabilità e competenze. Un’azione amministrativa oculata e virtuosa, in grado di evitare sprechi e allo stesso tempo perseguire il bene comune facendo leva sulla solidarietà, è ad ogni modo possibile».

Sobrietà, partecipazione, rete istituzionale, scuola, tutela dell’ambiente e valorizzazione del patrimonio esistente, sono le parole chiave per affrontare le emergenze, a cominciare da quelle del lavoro e della casa.

«Ci sarà bisogno di dare risposta alle piccole e grandi istanze dei cittadini con un’azione capillare sul territorio, ma anche dando il via ad una fase progettuale di opere, magari di interesse sovraccomunale, che ci permetta di ricercare poi con maggior speranza di successo i relativi finanziamenti».


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