Leali Steel, primo bilancio positivo
di Redazione

È una scommessa vinta quella dell’acciaieria di Odolo che ha abbandonato la produzione del tondo per costruzione per concentrarsi sugli acciai speciali, acquisendo così 40 nuovi clienti


Un raggio di luce inizia a scorgersi tra le nuvole che si erano accumulate nel cielo di Odolo. La nuova Leali Steel vede tornare in attivo il proprio bilancio anche se con qualche cautela, tipica di chi riparte dopo un periodo di crisi.

L’azienda di Odolo della famiglia Leali era stata acquisita nel luglio scorso insieme allo stabilimento di Borgo Valsugana dalla holding olandese Klesch Steel Bv, colosso internazionale dell’acciaio che fa capo allo svizzero Gary Klesch, con 42 stabilimenti in 22 nazioni nel mondo.

La strategia di abbandonare la produzione di tondo per cemento armato per concentrarsi sulla produzione di acciai di qualità destinati alla meccanica di precisione e all’automotive è stata vincente. Ciò ha consentito di incrementare il parco clienti di 40 unità.

I dati del preconsuntivo del primo bilancio di esercizio sono più che soddisfacenti. Questa l’analisi effettuata da Gianfranco Tosini dell’ufficio Studi di Siderweb.
"Il primo esercizio della Leali Steel Spa si è chiuso con un risultato netto positivo, ottenuto anche grazie alla bassa incidenza di costi fissi dovuta alla svalutazione degli asset della Leali Spa che, acquisita dal Fondo Klesch, ha originato la nuova società. I ricavi delle vendite si sono attestati a 34 milioni di euro, il 13% di quelli realizzati dalla Leali Spa l’anno prima della crisi. Il margine operativo lordo della gestione industriale (Ebitda) si è attestato a 924 mila euro, mentre il reddito operativo ha raggiunto 767 mila euro. L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 417 mila euro. Gli indici di redditività sono tutti positivi: la redditività del capitale investito (ROI) è pari al 2,26%, la redditività delle vendite (ROS) al 21,8%, la redditività dei mezzi propri è del 139%. Su quest’ultima influisce la bassa capitalizzazione della società. Infatti, il patrimonio fatica a coprire le immobilizzazioni, i debiti totali risultano importanti rispetto al patrimonio così come quelli finanziari. Infine, gli indici di liquidità sono relativamente bassi: l’indice di liquidità primaria è pari a 0,65, mentre l’indice di liquidità secondaria è di poco superiore a 1".
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