Appello alla Regione per l'emodinamica
di Cesare Fumana

Ancora una volta gli amministratori valsabbini lanciano la richiesta alla Regione per dotare l’ospedale di Gavardo di una sala per l’emodinamica



È una questione che si trascina da anni quella di dotare l’ospedale di Gavardo di un reparto di emodinamica. Ma la questione è stata sollevata nuovamente dagli amministratori valsabbini con un nuovo appello alla Regione e al presidente Roberto Maroni.
Dopo l’ampliamento del nosocomio gavardese gli spazi ora ci sono. Il reparto di Cardiologià c’è ed è all’avanguardia. Manca però una struttura che consenta di intervenire nel caso di sindromi ischemiche acute e in particolare dell'infarto miocardico acuto.

Il 118, nel caso di dolore toracico che sta ad indicare un infarto, ha suddiviso le emergenze valsabbine, dell’Alto Garda e della Valtenesi più prossima a Gavardo, fra l'ospedale di Desenzano, la Poliambulanza e il Civile, anche per i pazienti già ricoverati al “La Memoria”.

Tutti sappiamo come la tempestività degli interventi in caso di infarto sia importante. Il bacino di utenza di riferimento per l’ospedale di Gavardo, di oltre 130 mila persone, che sale a oltre 150 mila nel periodo estivo, giustifica l’intervento, e rientra nei parametri richiesti dalla Regione.

“La richiesta è già stata inviata alla Regione - ha comunicato il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Desenzano, Marco Votta –. Al momento è in atto una riorganizzazione della rete di emodinamica sull’intero territorio regionale ma se i nostri numeri verranno confermati l’emodinamica si farà”.

Per il presidio di Gavardo ottenere l'emodinamica significherebbe fare quel salto di qualità che tutti auspicano.

In foto la nuova ala dell'ospedale di Gavardo

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