Risparmiare limitando gli sprechi e gli scarti
di Erregi

Frutta e verdura che lasciamo marcire, yogurt abbandonati fino a ben oltre la data di scadenza, barattoli aperti e mai finiti, che poi puntualmente finiscono nel cestino, a volte con tanto di muffa. Non lo facciamo per superficialità, ma, forse, perché la quantità di cibo che acquistiamo, è da ridimensionare

 
Secondo le statistiche, una famiglia italiana media butta nell'immondizia 500 euro di cibo ogni anno e non sempre questo è dovuto ad un atteggiamento superficiale nei confronti dei generi di prima necessità. Molto più spesso, infatti, gli sprechi e gli scarti si accumulano per colpa del criterio con cui facciamo la spesa.
 
Secondo la Fao gli stati membri dell'Unione Europera, ogni anno scartano e gettano via qualcosa come 90 milioni di tonnellate di cibo, cioè 115 chilogrammi a testa. La soluzione giusta, oltre a limitare la situazione, fa anche risparmiare denaro.
 
Prima di tutto, a monte, bisogna imparare a fare la lista della spesa: trovarsi al supermercato senza un elenco preciso di ciò che ci serve, porta a comperare un po' di tutto, per gola o curiosità e, puntualmente, i cibi che acquistiamo d'impulso, sono anche quelli che difficilmente consumiamo e che, più facilmente, finiscono nel cestino.
 
Una spesa ponderata, ragionata e proporzionata al fabbisogno reale della famiglia, non solo permette di ridurre al minimo gli sprechi, ma anche di risparmiare, soprattutto se si percorre anche la seconda soluzione: imparare a fare degli avanzi i protagonisti dei piatti.
 
Le bucce della mela si possono reinventare con i biscotti, quelle della patata diventano chips croccanti, i gambi dei broccoli o di altri ortaggi si possono frullare e diventare una crema e gli scarti del pesce possono essere utilizzati per il brodo.
 
I dolci come il panettone e la colomba, poi, possono facilmente trasformarsi in un altro dessert e risotti o frittate ci danno una mano, dato che gli ingredienti che vi si possono inserire sono i più vari, ma sempre a patto che ci si mettano fantasia e buona volontà.
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