La Madonna del Rosario in Valle Sabbia
di val.

La Valle Sabbia riscopre l’antica tradizione della Madonna del Rosario con una mostra-evento che inaugura un percorso artistico, storico e culturale che inizia da Ono Degno di Pertica Bassa.

L’idea è venuta ad Alberto Vaglia, medico di Treviso e figlio dello storico Ugo, che è rimasto assai legato alla terra di Valle Sabbia tanto esaminata e descritta dall’illustre padre.
La Fondazione della Civiltà Bresciana l’ha poi fatta propria.
Le Amministrazioni comunali delle due Pertiche, le associazioni e i fedeli si sono dati da fare per gestire la logistica.

Ed ecco che la Valle Sabbia riscopre l’antica tradizione della Madonna del Rosario con una mostra-evento che inaugura un percorso artistico, storico e culturale che inizia da Ono Degno di Pertica Bassa.
Una scelta non casuale quella della frazione della Pertica, perché in contrada Beata Vergine si erge il santuario del XII secolo intitolato alla Madonna del Pianto, fortemente voluto da Padre Serafino Borra che fu un illustre domenicano, appartenente quindi all’ordine che fin dalla sua costituzione si occupò proprio di divulgare il rito della Madonna del Rosario.

Il programma della manifestazione prevede per le 11 di domenica 21 ottobre la messa solenne nel santuario. Fra le 15 e le 17 la devozione diverrà oggetto di conferenza: all’introduzione da parte del coordinatore Sergio Masini, seguirà un intervento di fra Giovanni Allocco, priore domenicano della Basilica dei santi Giovanni e Paolo di Venezia che è praticamente il “sacrario della Serenissima”, che verterà sul tema “origine della devozione alla Madonna del Rosario”.
Le tele più significative che narrano di questa venerazione saranno descritte in un successivo intervento a cura di Andrea Crescini, mentre il santuario verrà descritto dal prof. Alfredo Bonomi.

Dopo una pausa con intermezzo musicale dei “Braulio’s Five”, alle 17 e 30, i lavori della conferenza riprenderanno con un rosario “meditato”, al termine del quale tutti sono invitati ad un rinfresco che si terrà nei locali dell’oratorio e saranno a base di prodotti tipici locali.
Le tele che narrano della devozione per la Madonna del Rosario (una decina), prese a prestito nelle chiese fra Preseggo e Lavino, saranno esposte nella Casa Torre e potranno essere visitate sabato dalle 14 alle 18, domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19.

”Si tratta di un’occasione particolarmente interessante per delineare le origini storiche e culturali di un rito che ci ha accompagnato per parecchi secoli – ha detto Alfredo Bonomi, vice presidente della Fondazione Civiltà Bresciana -. L’idea è quella di individuare una serie di percorsi valsabbini coinvolgendo quelle aree che più di altre ne conservano memoria. Dopo le Pertiche potrebbe essere la volta del Savallese, di Bagolino e dell’Eridio, della Conca d’Oro”.
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