L’aveva minacciata di morte e la tempestava di telefonate a tutte le ore del giorno.

In qualche occasione si era persino messo sotto casa facendole vedere la lama di un coltello.

Atti persecutori, secondo i Carabinieri di Salò, che hanno accolto la denuncia della donna ed intimato senza successo all’uomo di tenersi lontano.

Un’ipotesi di reato accolta dal gip del Tribunale di Brescia lo scorso 24 dicembre.

Così per l’uomo è scattata la custodia cautelare in carcere.
 

Il 57enne salodiano aveva vissuto per tre anni sotto lo stesso tetto con la donna e non accettava che la loro relazione fosse finita.

Senza curarsi di quanto gli avevano chiesto i carabinieri, lo scorso 19 dicembre, aveva raggiunto la donna sul luogo di lavoro e l'aveva aggredita anche fisicamente, prendendola per il collo e minacciandola di morte.

 

Ma non era finita lì: messo in fuga dal datore di lavoro della ex, si era portato nei pressi della galleria di Vobarno ed aveva messo in atto un delirante tentativo di suicidio: minacciando di gettarsi sotto le auto in transito, ha poi chiesto ai carabinieri intervenuti per farlo desistere di chiamare la donna, che avrebbe così potuto assistere al suicidio. 

E’ stato persuaso a scendere dalla galleria ed affidato alle cure dei medici.
 

Dopo il pronunciamento del gip, l’uomo di trova in carcere.
I Carabinieri invitano tutte le donne vittime di analoghi episodi a denunciare, a raccontare senza remore le violenze e pressioni subite. Una decisione da non rinviare mai.