Gal, focus sulla montagna
di Fabio Borghese

Sviluppo rurale e agricoltura di montagna al centro di un convegno dei Gruppi di Azione Locale di Lombardia e Veneto in vista di Europa 2020

 

La montagna lombarda e veneta al centro di un convegno. Si sono incontrati ieri presso la sede della provincia di Verona i maggiori esponenti dei territori rurali della Lombardia e del Veneto. Molti, infatti, i GAL, Gruppi di Azione Locale, presenti all’incontro, che prende lo spunto dal patto «Montagna 2020» siglato circa un anno fa a Pedavena (BL) dai GAL della montagna veneta e dal Convegno promosso dal GAL GardaValsabbia nel giugno 2012 a Toscolano Maderno, per la costituzione di un tavolo di lavoro e di un documento unitario per tutto l’arco alpino sulle necessità e i bisogni della montagna in vista di Europa 2020.

"La riforma della Pac va nella direzione dell'aggregazione come elemento privilegiato per affrontare il mercato: dalle cooperative alle organizzazioni di produttori - afferma l'assessore all'Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava -. In questa ottica, nel Secondo pilastro della Politica agricola comune non credo sfuggano ad una simile opportunità anche i Gal. Il dialogo fra i Gal e una loro sinergia, magari macroregionale, per sostenere il territorio, i prodotti tipici e le imprese agricole - prosegue Fava - penso sia la strada corretta, in grado di adempiere ad un'altra priorità, nel caso specifico del convegno di oggi: delineare un futuro all'agricoltura e al territori di montagna. La Macroregione Alpina, recentemente costituita a Grenoble - ricorda Fava - deve trovare una realizzazione sul piano concreto. Il dialogo che oggi alcuni dei Gal della Lombardia e del Veneto portano avanti rappresenta il primo passo importante per impiegare al meglio le risorse del Programma di sviluppo rurale".

“I territori montani lombardi guardano con grande attenzione al contributo dei GAL della montagna veneta alla costruzione della nuova programmazione e alle proposte per il migliore utilizzo dei fondi europei per lo sviluppo rurale. È fondamentale che questa iniziativa non rimanga isolata, ma che trovi un importante completamento anche nelle altre realtà regionali appartenenti alla macroregione alpina – ha affermato Andrea Crescini, presidente del GAL GardaValsabbia. Nel laboratorio territoriale della montagna gardesana sono stati condivisi alcuni dei contenuti e delle attività di “Montagna Veneta 2020”, da qui nasce pertanto lo stimolo di coinvolgere anche la Regione Lombardia -. Il Workshop di oggi è un passo fondamentale, un’occasione importante per rilanciare i partenariati locali come strumento capace di innovare e accrescere la capacità progettuale e costruttiva dei territori, con il valore aggiunto della condivisione di competenze e risorse di realtà diverse ma vicine e accomunate dalle stesse problematiche”.

Hanno preso parte al Convegno Flamino Da Deppo, Presidente GAL Alto Bellunese, rappresentante per i GAL della Montagna Veneta e Tavolo partenariato PSR Veneto FEASR 2014-2020 che ha trattato l’argomento «Montagna Veneta 2020: il percorso di condivisione a un anno dall’avvio» mentre il ruolo dei GAL per lo sviluppo della Montagna Lombarda è stato il tema approfondito da Andrea Crescini, Presidente GAL GardaValsabbia e Attilio Tartarini, Presidente GAL Valtellina, coordinatore GAL Lombardi. Le conclusioni sono affidate a Stefano Marcolini, Presidente GAL Baldo-Lessinia, anche moderatore del convegno. Erano presenti i Presidenti e i Direttori di tutti i GAL Montani di Lombardia e Veneto, con una delegazione di quelli trentini.

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