In memoria dei ribelli di Barbaine
di val.

Torna la memoria a Barbaine. Torna a 62 anni da quando i “ribelli per amore” - uomini, donne, giovani e meno giovani - combattendo valorosamente sulle montagne valsabbine contribuirono alla liberazione dell’Italia dall’esercito nazi-fascista.

Torna la memoria a Barbaine, come ogni seconda domenica di ottobre. Torna a sessantadue anni da quando i “ribelli per amore” - uomini, donne, giovani e meno giovani - combattendo valorosamente sulle montagne valsabbine contribuirono alla liberazione dell’Italia dall’esercito nazi-fascista.

“Fin che ci sarà uno solo di noi ancora vivo, nessuno potrà dimenticare quanti sacrifici sono stati necessari per conquistare libertà e democrazia” ha affermato più volte il presidente provinciale delle Fiamme Verdi Ermes Gatti.
A dargli manforte a questo nobile proposito che non potrà essere che per qualche decennio ancora, da qualche tempo ci stanno pensando un nutrito gruppo di giovani e meno giovani fra le generazioni arrivate ”dopo”, che si danno convegno nella Pertica Alta per rassicurare i nonni con il loro “non dimenticheremo”.

L’appuntamento è per domenica 14 alle 10 quando, partigiani e partigiane, sostenitori degli ideali della Resistenza, associazioni Fiamme Verdi ed Anpi, dopo la posa della corona al monumento dei caduti davanti al municipio di Livemmo, si trasferiranno in corteo al Santuario di Barbaine.
Nell’antica chiesetta recentemente restaurata, il cappellano delle Fiamme Verdi don Riccardo Vecchia officerà la messa solenne.

Subito dopo la commemorazione ufficiale all’esterno della chiesa, dove un monumento con trentacinque cippi di marmo ricorda i partigiani della “Brigata Perlasca” caduti in battaglia su queste montagne.
Qui interverranno il sindaco di Pertica Alta Denis Zanolini ed il presidente della Comunità montana Ermano Pasini con un saluto.
Poi la commemorazione affidata al prof. Alfredo Bonomi e all’immancabile Ermes Gatti, convinto assertore della necessità di testimoniare l’esperienza partigiana “perché libertà e democrazia non sono valori acquisiti e basta, sono conquiste da difendere ogni giorno”.
1013Barbaine10.jpg