I cinquant'anni della Campagnola
di val.

Di madre in figlio, poi i nipoti. Il ristorante "Casa Mascagni - La Campagnola" compie cinquant'anni. Lo fa questo sabato con una gran festa, proponendo gustosi piatti di stagione, fra musica ed animazione "du Brazil".

 
«Si, è passato mezzo secolo, non mi sembra vero - conferma Marino Mascagni che allora era un bimbetto -. Era stata la mamma Marì ad aprire in alcuni locali di quella che era la nostra casa un "licinsì", come si usava allora.
Mi ricordo che per un po' sono rimaste anche le due mucche nella stalla».
 
Un po' alla volta "La Campagnola", in posizione strategica fra Valsabbia e Valtrompia, sulla strada che dalle "Coste" di Sant'Eusebio si arrampica verso le frazioni di Agnosine, San Lino e Binzago, è diventata il ristorante che è ora, capace di ospitare più di 200 persone alla volta per banchetti e matrimoni, arricchito di un bel parco nel quale passeggiare chiacchierando dopo il convivio.
 
«Cosa è rimasto di allora? La cordialità di sempre, che è il nostro segno distintivo, unita alla capacità di proporre piatti sempre apprezzati» ci dice ancora il Marino, felice di poter affermare che al momento per loro la crisi non conta.
 
Il primo a portare una ventata di novità, introducendo con sapienza gli antipasti, è stato proprio lui alla fine degli anni Sessanta, dopo aver frequentato una serie di corsi di gastronomia.
 
Un altro passo importante, capace di dare un tocco in più di raffinatezza alle proposte culinarie, è avvenuto a cavallo del millennio con l'arrivo in squadra dello chef Massimo Arrigoni, gavardese originario di Orzinuovi.
 
E la tradizione continua: con la moglie di Marino, anche lei di nome Maria, i figli Eugenio e Pietro che hanno frequentato l'Alberghiero a Idro.
Per ultima, ma solo all'anagrafe, la 18 enne Ilaria.
 
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