Il potere del mangiare consapevoli
di Gianpiero Rossi

"Come dimagrire con la vera soddisfazione" č il sottotitolo del post settimanale di Gianpiero Rossi, poiché la digestione inizia nella mente, requisito nutrizionale completo per avere piů consapevolezza e quindi meno appetito

 
Quando sei immerso nella natura osservando la bellezza che ti circonda puoi sentire un immediato senso di benessere o di rilassamento. Il tuo umore e l’energia si eleva. Questa è la consapevolezza che agisce sulla mente e sulla fisiologia del corpo.
 
E' la nostra capacità di essere attenti a ciò che c’è, di sperimentare ciò che la vita sta offrendoci in quel preciso momento. Quando portiamo la consapevolezza alla nostra esperienza del mangiare, stimoliamo una forza metabolica meravigliosa.
 
La digestione inizia nella mente, dove il potere dell’attenzione è di catalizzare l'assimilazione dei nutrienti, la digestione e la capacità di bruciare calorie. Gli scienziati la chiamano “Cefalic Phase Digestive Response” (CPDR) la fase di risposta cefalica, cioè della testa, alla digestione. E’ un termine scientifico dell’effetto dei piaceri del gusto, dell’aroma, della soddisfazione e stimolazione visiva di un pasto. In altre parole, è la "fase iniziale" della digestione.
 
La cosa incredibile è che i ricercatori hanno stimato che dal 30 al 40% della risposta totale digestiva per ogni pasto è dovuta a questa fase mentale, quando cogliamo con la nostra piena consapevolezza quello che stiamo mangiando. Perché limitarsi a 2/3 del potere metabolico?
PiĂą consapevolezza uguale meno appetito.
 
Hai mai avuto l'esperienza di mangiare un pasto sostanzioso non prestandovi molta attenzione e dopo aver terminato notare che la tua pancia si sentiva piena ma che la tua bocca era ancora affamata?
 
Ti siete mai chiesto perché il corpo si comporterebbe in un modo così strano dando questo messaggio misto? Beh, la fase cefalica di risposta digestiva non è solo una risposta, è un requisito nutrizionale completo.
 
Il cervello deve sperimentare il gusto, il piacere, l'aroma e la soddisfazione in modo che possa valutare con precisione un pasto e catalizzare la nostra forza digestiva più efficientemente. Quando mangiamo troppo velocemente o non riusciamo a notare il nostro cibo, il cervello interpreta questa esperienza mancata, come fame. Il cervello dice: "Non mi ricordo cosa ho mangiato. Non ho ricevuto alcuna soddisfazione. Non è successo niente. Ho fame." E così ricorriamo ad altro cibo e aggiungiamo altro peso.
 
E’ chiaro, quindi, che il nostro appetito è geneticamente progettato per essere soddisfatto, anziché ignorato. Allora perché non rinunciare a una guerra che non può mai essere vinta, attaccando la necessità di mangiare, ma raggiungere una vittoria metabolica che porta al dimagrimento facendo l'opposto?
 
Diamo al nostro corpo e anima esattamente quello che vogliono - un’esperienza di nutrimento che è ricca di presenza- e non avremo bisogno di combattere di nuovo. Solo così il dimagrimento si fa naturale e facile da mantenere.
 
Se vuoi approfondire l’argomento fatti accompagnare dalla seconda lezione audio gratuita disponibile su www.magrapersempre.it.
 
 
Gianpiero Rossi
Psicoterapeuta presso Studio di Medicina Clinica
Lumezzane - tel. 030 82 64 09
Body Mind Center, Salò - tel. 0365 21 318
gprossi@intelligenza.it 
benessere_coppia_cucina.jpg benessere_coppia_cucina.jpg