La «colonia sonora» della Sociale di Storo
Alte le aspettative per chi ha fortemente creduto nel progetto "Colonia Sonora" di iniziativa della Banda Sociale di Storo. Sorprendente l'esito


Cinque giorni di musica, divertimento, amicizia, gioco e apprendimento, il tutto immersi nella natura e forse per una volta lontani da caos, dalla routine quotidiana e soprattutto dalle tecnologie.
Questo ha significato il soggiorno presso la Casa Alpina don Vigilio Flabbi in località Faserno di Storo, svoltosi dal 4 all'8 settembre 2013 e rivolto sia ai giovani che già frequentano i corsi strumentali e di solfeggio organizzati dalle bande, sia a coloro che attratti dal mondo musicale vi hanno voluto prender parte.

La differenza di età fra partecipanti (dai 7 ai 18 anni) e la diversa provenienza, dai paesi della Valle del Chiese, ma anche da Vestone e Roncadelle, non sono stati d'ostacolo alla buona convivenza, ma hanno anzi contribuito ad un clima di armonia e di confronto.
 
All'arrivo in montagna il mercoledì sera, con un simpatico gioco di accoglienza sono state create le otto squadre dai singolari nomi in dialetto storese: i Clarì, i Trombù, i Piach, gli Otavì, i Bas, i Bombardì, i Tambür e i Corn, contraddistinte da un fazzoletto colorato legato al collo simbolo di appartenenza al proprio gruppo.
Squadre che per cinque giorni si sono scontrate in gare atletiche e giochi di abilità, quali "la caccia al tesoro musicale" che ha visto il susseguirsi di indizi paesaggistici e la conquista della tappa successiva grazie alla risoluzione di domande inerenti alla musica; i consueti giochi all'aperto come "il fazzoletto" e "il tiro alla fune"; attività che hanno spaziato dalla prontezza fisica richiesta nella "gincana-percorso militare" all'intuito per il "come, quando, dove e perchè".
Non sono certamente mancati momenti per improvvisate sfide di calcio e di pallavolo, animazione con babydance e allegri cori.
 
L'ambientazione e il bel tempo hanno inoltre permesso una tranquilla passeggiata nei dintorni, con suggestiva merenda nel bosco.
Le giornate iniziavano e si concludevano con il "quadrato", un momento di raccoglimento e di serietà in cui avvenivano l'alza e ammaina bandiera e ciascuna squadra era chiamata ad urlare il proprio motto.
 
Protagonista indiscussa la Musica!
 
Già di primo mattino dopo risveglio, colazione e divisione in gruppi di attività strumentale e di avvicinamento alla musica, avevano luogo le lezioni tenute da insegnanti diplomati: Valentina Mantovani (flauto traverso), Riccardo Orsi (percussioni), Nicola Benaglia (clarinetto e sax), Dario Gravili (oboe), Andrea Romagnoli e Stefano Torboli (ottoni).
 
Lezioni decisamente insolite ed affascinati poichè si svolgevano all'aperto dislocate in diversi punti del prato circostante la casa alpina.
La musica nell'aria terminava ad ora di pranzo, per riprendere nel primo pomeriggio con le prove d'insieme tenute dalla maestra Cristina Martini.
Per le prime due serate è stato organizzato il falò con canti attorno al fuoco e giochi leggeri e simpatici.
 
La serata di venerdì è stata allietata dagli "Sweet Sound", gruppo di giovani emergenti di Barghe che con la loro bravura hanno fatto ballare e divertire i ragazzi per poi scatenarsi il sabato sera con ospite il dj Nicholas de Vienne, giovane storese noto per suonare nelle serate evento dei locali più in voga in valle e non.
Quest'ultima serata ha avuto la fortuna di concludersi in bellezza con la passeggiata notturna sotto un cielo stellato, fino al punto panoramico per la visione dello spettacolo pirotecnico tenutosi sul Lago d'Idro.
 
Dopo giornate così intense, ci si coricava a letto predisposti nelle proprie camerate e nel silenzio di una colonia che per molte ore aveva sentito tanta buona musica, avveniva il collegamento con l’emittente Radio per la lettura dei messaggini scritti dai ragazzi durante la giornata e la lettura del testo di una canzone del repertorio italiano, una poesia di augurio per una buonanotte, con l'assoluta attenzione di tutti i ragazzi per indovinarne il titolo e guadagnare punti per la propria squadra.
 
Altro momento da ricordare è la celebrazione della Santa Messa, per le belle parole spese da don Bruno Armanini, dedicate alla musica, alla difficoltà di scalare e conquistare le vette paragonabile alla determinazione nel migliorarsi come musicisti.
Quest'esperienza incredibile si è conclusa la domenica con la proclamazione della vittoria della squadra dei "Corn", l'arrivo di genitori, parenti e amici per un pranzo in compagnia a base dell'immancabile polenta carbonera e lo strepitoso doppio concerto finale che ha visto alla bacchetta la tanto applaudita maestra Cristina Martini.
 
La "Junior Faserno Band", la banda dei più piccoli, di coloro che hanno meno esperienza alle spalle, si è esibita in pezzi quali "Gallant march" e "Let's rock" di Sweeney, "White castle" e "Green cathedral" di Rossi.
Dopo il discorso del direttore presidente Paolo Zontini, si è proseguito con la "Senior Faserno Band", bandisti con qualche anno di studio in più, che ha eseguito "Bugle call march" di Fabrizio, "Juvenilia" di Pusceddu, "Tropical Trumpets" di Edmondson e "I'm a believer" con l'arrangiamento di Vinson.
 
Il saluto finale al pubblico entusiasta è stato dato dalle due bande unite nell'esecuzione del brano avvincente "Rock around the clock" arrangiato da Sebesky.
 
Non ci resta che ringraziare il Direttivo della Casa Alpina, il Comune di Storo, il Bim del Chiese, quanti hanno creduto nella Musica come colonna sonora di un progetto per i Giovani in alta quota, coloro che vi hanno preso parte e le loro Bande, il team di insegnanti, assistenti-educatori, le cuoche, i polenter e tutti gli amici che hanno reso possibile ciascuna parte di questo soggiorno musicale.
 
Un'esperienza da ripetere... arrivederci all'anno prossimo!!

Dalla Banda Sociale di Storo
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