Un tanto al chilo
di val.

Quanto costa il niente? Anche 45 euro al chilo. Lo sanno bene due ricercatori abusivi di "radicchio dell'orso" fermati in Val Daone dalla Forestale


Lo chiamano "radicchio dell'orso", ma non è stato l'imponente plantigrado a lamentarsi per l'eccessivo prelievo e a multare due incauti raccoglitori bresciani ai quali la trasferta è costata 1800 euro.
Invece che raccogliere due chilogrammi a testa del prelibato ortaggio selvatico, che è quanto è previsto dalla normativa, loro sono arrivati a quota 20 chilogrammi, a testa.
 
Se ne sono accorti gli uomini della Forestale che in questi giorni di "raccolta" controllano chi va e chi viene dalla valle Daone, metà privilegiata per i raccoglitori di tanta selvatica prelibatezza. Gli stessi ricercatori, per altro, che ogni tanto rimangono intossicati per aver preso per Radicchio dell'Orso altre erbe poco o per nulla commestibili.
 
Non si sa se i due bresciani ai Forestali abbiano raccontato "quella dell'orso", ad ogni modo non ha sortito l'effetto sperato, se si sono ritrovati a dover pagare una salatissima multa: 900 euro a testa.
E nemmeno potranno assaggiarlo, il frutto della loro abusiva ricerca.
In una decina di giorni, fanno sapere da quelle parti i controllori, sono stati sequestrati oltre 100 chilogrammi di radicchio.
 
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