Segno positivo in Valle Sabbia
di Ubaldo Vallini

All'Agenzia per il turismo e in Comunitŕ montana confermano il positivo andamento del turismo estivo in Valle Sabbia: punti di forza la Rocca d'Anfo e l'Eridio, ma anche la capacitŕ di creare sinergie.

“I conteggi sull’andamento estivo potranno essere meglio definiti nei prossimi giorni, però siamo certi fin da ora che l’aumento delle presenze turistiche in Valle Sabbia si è aggirato intorno ad un 12-13%”.
Gianzeno Marca, presidente dell’Agenzia territoriale per il Turismo”, non ha dubbi: “Spingere su quello che abbiamo definito Sistema Valle Sabbia comincia a pagare”.

Gli fanno eco il presidente della Comunità montana Ermano Pasini e l’assessore comunitario di riferimento, Michele Brugnoni: “I risultati sono confortanti e l’hanno ben compreso anche i sindaci di quei Comuni valsabbini che ancora non hanno aderito all’Agenzia, ma che lo faranno presto: la nostra Valle ha tutte le potenzialità per dare un decisivo impulso allo sviluppo del settore turistico”.

I punti di forza sarebbero le proposte trainanti del Gruppo di Azione Locale (Gal) GardaValsabbia che coinvolgono le “Terre fra i due laghi”, prime fra tutte il procedimento per arrivare ad un marchio di qualità dei prodotti tipici valsabbini (in analogia con quanto sta accadendo nell’Alto Garda) e la decisione di puntare sulla ricettività tipo bed&breakfast.

Ma anche le caratteristiche della Valle solcata dal Chiese aiuterebbero questa tendenza: “Con la possibilità di praticare ogni tipo di sport, con la cultura, l’arte, la natura e le occasioni d’incontro, siamo ormai in grado di offrire a quanti decidono di venire da noi l’intera settimana turistica e anche più”. A fare la parte del leone è stato il lago d’Idro che paradossalmente quest’anno è stato l’unico lago italiano a non soffrire la crisi idrica, almeno fino ad un paio di settimane fa.

Senza lo specchio d’acqua attorno al quale si affacciano i territori di Idro, Anfo, Bagolino e Baitoni, infatti, si faticherebbe non poco a parlare di turismo estivo in Valle Sabbia.
Poi arriva la Rocca d’Anfo che in tre mesi è stata visitata da almeno 3 mila persone, disposte a scarpinare per visite guidate della durata di 5 ore, a gruppetti di 15/20.
Indicare in queste due “novità” il successo della stagione turistica è però riduttivo.

In realtà qualche cosa si era già mosso l’anno precedente quando, nonostante il lago basso fino all’indecenza e la Rocca ancora chiusa, per le presenze turistiche non c’erano state flessioni di rilievo: “Sarà pure servito a qualcosa partecipare a decine di fiere in tutta Europa, ed insistere per creare quelle sinergie capaci di presentare la Valle Sabbia come sistema unico” ci dice Marca, che poi ci confida: “Le presenze di francesi in Italia coprono l’1,8% del mercato turistico e noi possediamo una rocca napoleonica come se la sognano in Francia. Bisogna solo farglielo sapere, ed essere pronti ad accoglierli”.
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