Pasini si è dimesso
di Ubaldo Vallini

Il presidente della Comunità montana Ermano Pasini, senza più la sua Giunta e impossibilitato a prendere decisioni si è dimesso, provando ad allungare i tempi del "cambio". Non c'è riuscito

 
Dimissioni. Due righe senza tante spiegazioni, accompagnate però da un parere legale che avrebbe dovuto spostare più in là di un paio di mesi la resa dei conti con i quindici sindaci valsabbini su venticinque che gli hanno tolto la fiducia.
 
E' la più recente delle "mosse" di Ermano Pasini, che fino a ieri l'altro, al momento di depositare il documento di rinuncia alla carica, ufficialmente era ancora presidente della Comunità montana di Valle Sabbia, anche se non aveva più modo di prendere decisioni oltre "l'ordinario".
Il tentativo di prendere altro tempo però è andato a vuoto.
 
Mercoledì pomeriggio, infatti, si sono riuniti i capigruppo delle diverse anime che compongono l'Assemblea dei Sindaci e la seduta chiarificatrice è stata fissata per il prossimo mercoledì, 22 maggio alle 20 e 30.
E' successo che ai quindici sindaci firmatari della prima "mozione di sfiducia costruttiva" se ne sono aggiunti altre due, quello di Bione e quello di Pertica Bassa, portando a 17 contro 8 il desiderio di svoltare pagina e di dare il via in tempi brevi ad una sorta di governo delle "larghe intese" tutto valsabbino, con un leghista al timone.
 
L'accordo che lascia davvero pochi margini di manovra ad Ermano Pasini, infatti, affida la presidenza al sindaco di Pertica Alta, il leghista Giovanmaria Flocchini.
Gli assessori designati dalla mozione, che a questo punto è diventata una sorta di "proposta programmatica" che diverrà operativa già dalla prossima settimana, saranno Fausto Cassetti (Odolo), Stefano Gaburri (Preseglie), Giuseppe Nabaffa (Idro), Emanuele Ronchi (Roè Volciano).
Come membri supplenti della Giunta esecutiva i nomi sono quelli di Sebastiano Baruzzi (Agnosine), Alessandro Bontempi (Treviso Bresciano), Gianluigi Zanola (Serle) e Mariano Agostini (Vallio Terme).
 
«Non si tratta di stravolgere i progetti della Comunità montana, del resto ad un anno dalla fine del mandato avrebbe davvero poco senso - ha affermato il presidente in pectore Flocchini -. Si tratta piuttosto di un cambiamento nel metodo di lavoro che nell'affrontare tematiche comuni deve necessariamente coinvolgere il più possibile tutte le realtà valligiane".
 
La nuova compagine dovrà presto mettersi al lavoro assumendosi anche l'onere di decisioni importanti che riguarderanno da vicino anche e soprattutto la società pubblica Secoval.
E' tutto collegato ed è un problema di "fiducia": il presidente della società di servizi valsabbina, Dante Freddi, si era infatti dimesso dall'incarico con le stesse motivazioni addotte dai dimissionari della Giunta comunitaria: "E' venuto meno il rapporto di fiducia col presidente Ermano Pasini".
 
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