«Benvenuto don Dino»
di Roberto Missiroli

Ieri Lavenone ha accolto il nuovo parrocco. E' don Dino Martinelli, gi titolare delle parrocchie di Vestone e Nozza, che ha fatto il suo ingresso accompagnato dal curato don Paolo Morbio


Qualche mese fa, e precisamente ad Agosto 2012, ho scritto e firmato, un articolo intitolato “Lavenone si cambia” ovvero qualche riga a commento dei continui cambiamenti che la Curia di Brescia continuava a fare con i Parroci di Lavenone, e non solo, ed avevo anche scritto le parole dette da Don Dino “troveranno sicuramente una soluzione per voi……per ora garantiremo le Sante Messe…,” onestamente non credevo a quel che dicevano.
 
Vi posso comunicare che oggi, 7 aprile 2013, ufficialmente sono state date le chiavi della parrocchiale di Lavenone e Presegno a Don Dino, ed alle mie ultime righe dell’articolo di Agosto: “Come è possibile programmare e progettare un percorso di Fede e Crescita senza continuità? Senza un Pastore su cui contare!” qualcuno ha risposto incaricando ufficialmente Don Dino.
 
EccoVi la lettera di Benvenuto, letta dalla rappresentante del Consiglio Pastorale Parrocchiale durante la celebrazione.
 
«A nome del Consiglio Pastorale Parrocchiale e dell’intera Comunità di Lavenone: “Benvenuto don Dino”. E dire benvenuto è facile, ma farti sentire tale sarà il nostro impegno da oggi in avanti.  Se ci chiedete se ci aspettiamo qualcosa dal nuovo Parroco, allora tiriamo fuori il meglio di noi e abbiamo pronto un elenco infinito di cose.
Il nuovo Parroco deve essere simpatico, ma allo stesso tempo serio, elastico, ma assolutamente intransigente, disponibile per tutti in ogni momento, ma sempre impegnato ed attivamente operoso, bravo a predicare, ma molto sintetico nelle prediche, innovativo, ma allo stesso tempo conservatore, determinato nelle decisioni importanti, ma pronto ad ascoltare e applicare diligentemente il parere di tutti.
 
In sintesi pretendiamo un Parroco “super eroe”, possibilmente con il dono dell’ubiquità, che colmi i nostri limiti e faccia tutto quello che noi non abbiamo voglia di fare.
Alla fine, presi da tutte queste aspettative e dal nostro correre frenetico, rischiamo di dimenticarci che anche noi siamo membra vive della Chiesa, che ognuno di noi è chiamato a vivere la propria vocazione e che quando c’è una cosa importante da fare dovremmo sempre dire: “se non io chi e se non adesso quando?”.
 
Ma soprattutto rischiamo di dimenticarci che il Parroco deve “semplicemente” amare Cristo ed essere testimone del suo Vangelo; con i suoi pregi ed i suoi difetti, mettendo al servizio del prossimo i suoi carismi, di qualunque tipo essi siano.
Vogliamo allora ringraziare Dio e la Madonna, nostra dolce protettrice, del dono della presenza di don Dino, in un momento in cui “la messe è molta, ma gli operai sono pochi”.
 
Siamo consapevoli di quanta grazia ci sia, nella possibilità di avere alla guida della nostra comunità un pastore che cammini con noi e che ci aiuti a pregare ed a vivere nella luce della Fede in Cristo.
Cercheremo di dirti benvenuto don Dino con i nostri gesti quotidiani e di sostenerti nella tua missione pastorale, senza pretendere che tu sia perfetto, perché, in tutta sincerità, non siamo perfetti nemmeno noi.
Benvenuto insieme a te Don Dino ed al caro Don Paolo, tuo prezioso ed eccellente collaboratore.»

Al nuovo Parroco Don Dino ed a Don Paolo: buon lavoro e buon cammino insieme!
 
Roberto Missiroli
 
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