L'Itis di Vobarno mette... l'ala
di Ubaldo Vallini

Mezzo milione di euro per dotare la sede vobarnese del Perlasca di sei nuove autle. E la risposta ad esigenze improrogabili di spazio per la scuola che viene scelta da un numero sempre maggiore di studenti.

 
Corsa contro il tempo, in Valle Sabbia, per dotare la sede vobarnese dell'Istituto Superiore "Giacomo Perlasca" di Valle Sabbia di una nuova ala.
Ampliamento necessario per poter ospitare a partire dal prossimo anno scolastico il previsto incremento nel numero degli studenti, ma anche per sanare una situazione di disagio che perdura già da alcuni anni, nonostante l'edificio sia già stato oggetto di un ampliamento solo dieci anni fa.
 
Quella dell'Itis Tecnologico ospitato a Vobarno, infatti, è una condizione di insufficienza oggettiva che l'ha fatto rientrare fra le priorità dell'edilizia scolastica "targata" Provincia di Brescia, impegno finanziario fortemente ridimensionato in questi ultimi anni, a causa del patto di stabilità.
Limitazioni nella possibilità di spesa che hanno suggerito alla cordata di amministrazioni interessate al progetto di affidare la conduzione delle operazioni di progettazione e di appalto alla Comunità montana, unico ente a non dover rispondere dell'eccesso di investimenti.
 
Previsione di spesa 500 mila euro: la metà a carico della Provincia, 150 mila ce li metterà l'ente sovraccomunale, 100 mila il Comune di Vobarno che ospita la scuola sul suo territorio.
«Abbiamo già il progetto definitivo, la lettera di conferma dell'impegno di finanziamento da parte della Provincia è attesa a giorni, poi saremo pronti ad appaltare - ci ha detto il presidente comunitario Ermano Pasini -. L'edilizia scolastica non è di nostra diretta competenza, ma lo è per la Valle. Tanto più che noi siamo in grado di anticipare le somme necessarie».
 
Tempi?
«Per tirare su la nuova ala ci vogliono dai 90 ai 120 giorni. Cominciando col primo di giugno, per la riapertura a settembre di quest'anno dovrebbe essere tutto a posto».
 
Sei nuove aule, due per ciascuno dei tre piani previsti.
Con questa nuova ala che verrà edificata in direzione dell'attuale parcheggio esterno, l'edificio scolastico assumerà la forma a "ferro di cavallo".
Operazione necessaria, si diceva: attualmente l'Itis di Vobarno, nelle sue specializzazioni informatica, grafica, meccanica e meccatronica, viene vissuto da 530 alunni, 45 insegnati più il personale Ata.
 
«Gli studenti sono suddivisi in 22 classi, ma le aule sono solo 18 - ci ha detto il responsabile del plesso professor Franco Cocca -. Già quest'anno per non fare lezioni in corridoio siamo costretti prevedere nell'orario settimanale anche la presenza a rotazione delle classi nei laboratori. A questo si aggiungano i colloqui individuali fra insegnanti e genitori da tenere nello scantinato e le grosse difficoltà a gestire i momenti di pausa e di socializzazione negli spazi comuni risicati che abbiamo».
 
Ad aggravare la situazione, col prossimo anno scolastico, il fatto che usciranno quattro quinte ed entreranno sei prime.
Insomma, di questo investimento edilizio la Valle Sabbia proprio non può farne a meno.
 
 
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