Riorganizzazione aziendale
di Ubaldo Vallini

Nuovo assetto per l'Azienda Ospedaliera di Desenzano, con un maggior coinvogliemento nelle decisioni dei Dipertimenti gestionali. Lavori conclusi all'ospeale di Gavardo, mancano collaudi e trasferimento

 
Il piano di riorganizzazione messo a punto dal direttore generale Marco Luigi Votta, in sella da alcuni mesi, mira a favorire l'integrazione fra i presidi stabilendo uniformità nella gestione delle prestazioni.
Per farlo verrà dato più spazio ed autonomia ai dipartimenti gestionali, che avranno maggiore capacità decisionale, limitando di conseguenza quella delle singole direzioni ospedaliere.
A dipartimenti più autonomi corrisponderà un maggior controllo centrale sui reparti degli ospedali stessi, che sono quelli di Desenzano, Gavardo e Manerbio.

«Una piccola rivoluzione organizzativa che - ha sottolineato Votta - è stata voluta fortemente dalla Regione allo scopo di ridimensionare alcune strutture complesse, o più semplicemente dei doppioni. Ci viene chiesto di attivare sinergie con le aziende sanitarie limitrofe, per contenere i costi ed offrire servizi migliori, a maggior ragione lo dobbiamo fare al nostro interno».
 
La novità è stata presentata nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche la dottoressa Annamaria Indelicato, che ha affrontato alcune tematiche riguardanti i progetti dei songoli reparti, e il dottor Cesare Meini che ha dato conto dei "numeri" di un bilancio 2012 che ha pareggiato intorno ai 206 milioni  euro, come lo scorso anno: «Con più servizi e di migliore qualità» ha voluto precisare.

In occasione della conferenza stampa sono anche stati resi noti altri "numeri" dell'Azienda ospedaliera di Desenzano, che è articolata in tre grandi  presidi ospedalieri - Desenzano, Manerbio e Gavardo, insieme alle strutture di Lonato, Leno e Salò.
In tutto sono 784 posti letto e 54 in day hospital. Nel 2012 i ricoveri sono stati 33.100, gli interventi chirurgici quasi 18 mila, i parti 2.850, mentre gli accessi ai Pronto soccorso 141.500 con un totale di prestazioni nei tre presidi di 826.000, in aggiunta ai 2 milioni e 770 mila prestazioni ambulatoriali.
I dipendenti sono 2.100.

E l'ospedale di Gavardo?
«Lavori conclusi» assicura i Votta.
Mancano i collaudi e ancora devono essere effettuati i trasferimenti dei reparti.
Per una partenza vera e propria del nuovo ospedale bisognerà attendere maggio. Ne riparleremo.


 
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