Gaver, ripartenza a pieni giri
di Ubaldo Vallini
Carlo Gervasoni ha mantenuto la promessa e in pochi giorni ha riavviato gli impianti al Gaver. Forti sconti per gli ski-pass. Ed è boom anche per gli sport "alternativi".
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Quando si è assunto l'onere di far ripartire gli impianti, vale a dire poco prima di Natale, Carlo Gervasoni l'aveva assicurato: per San Silvestro sulle piste del Gaver si scia.
Promessa mantenuta. Il 31 dicembre, puntuale, la seggiovia della Misa era operativa. Così anche lo skilift "basso".
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«Non abbiamo potuto azionare gli altri skilift in quota perché sono scadute le concessioni. In compenso - ci dice Gervasoni scandendo bene l'aggettivo -, abbiamo una neve favolosa, lo scriva a grandi lettere».
Temperature permettendo (ieri faceva un po' caldo) per questo fine settimana tornerà ad essere operativa anche la pista "nera", che fino a questo momento ancora non era stata percorsa in lungo e in largo dai gatti delle nevi, per il timore che il manto nevoso, ancora non sufficientemente consolidato, nei punti di massima pendenza potesse lacerarsi lasciando scoperto a tratti il prato sottostante.
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E con gli impianti di risalita è tornata ad essere operativa anche la struttura ricettiva del Campras: il 30 e 31 dicembre in via sperimentale, dal primo dell'anno con operatività completa ed un nuovo staff ad occuparsene.
«Le presenze di sciatori? Meglio di quanto avevamo previsto, anche perché fino a Natale tutti sapevano che il Gaver quest'anno sarebbe rimasto chiuso - aggiunge Carlo Gervasoni -. Questo certo non ci ha favoriti. Vedremo di recuperare nei prossimi giorni».
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Piuttosto "aggressiva" la politica dei prezzi, col giornaliero a 18 euro, che diventano 15 nei giorni feriali, 8 e 6 euro per gli "over 65", 8 euro il festivo e addirittura gratis nei giorni feriali per i bambini fino a 14 anni.
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E mentre il "tiro a fune" del Gaver si riprende i suoi spazi, addirittura gongolano gli operatori impegnati negli sport "alternativi": «Domenica 30 dicembre, quindi prima ancora che Gervasoni riuscisse ad aprire gli impianti, le presenze al Gaver hanno superato le 2 mila unità - ci ha confermato Gianzeno Marca dal Blumon Break -. Mai così negli ultimi vent'anni, sembrava di essere tornati all'epoca d'oro, quando il Gaver era la località di riferimento per tutti i bresciani».
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A stupire i cento giornalieri per il fondo, che sommati ai cento stagionali e ai ragazzini che non pagano hanno portato alla presenza record sulla piana del Gaver di 250 sciatori
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Dati che confortano quanto all'Agenzia Territoriale per il Turismo valsabbina dicono da qualche tempo: «Sembrerà assurdo, ma la Valle Sabbia sta beneficiando della crisi economica e dopo un'estate con i numeri in positivo dal lago ai monti, si va avanti con lo stesso ritmo anche in inverno. E' aumentato soprattutto il turismo a breve raggio, quello del mordi e fuggi, si spende di meno e si cercano forme di svago salutistiche e a diretto contatto con la natura. A queste aspettative, l'offerta valsabbina sta dimostrando di rispondere in pieno».
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