Riapre il Gaver
di Ubaldo Vallini

Contrordine: nella stagione che sembrava persa, per gli impianti di risalita del Gaver, nasce invece una nuova opportunità. E si riparte a San Silvestro, forse prima.


«Cascasse il mondo, ho detto che per San Silvestro gli impianti del Gaver torneranno a funzionare e così sarà».
Ad essere tanto risoluto nelle intenzioni è Carlo Gervasoni, che questa sera si ritroverà davanti al notaio con gli altri soci della Sat. Entrerà in società e sarà lui a gestire gli impianti di risalita della Valle del Caffaro. E lo farà subito.
 
E' la novità di questi giorni per la stazione sciistica del Gaver, maturata un po' per caso.
«Giovedì scorso ho saputo che gli impianti non avrebbero riaperto dal mio amico Bortolo, che fa il maestro di sci, venerdì ero già a colloquio col sindaco di Breno e gli ho detto che ero interessato a far ripartire la sua stazione sciistica, che anche se si raggiunge da Bagolino è sul suo territorio - ci dice Gervasoni -. Quel sindaco sarà anche un politico, ma è una persona squisita, mi ha assicurato il suo appoggio e ci siamo messi subito all'opera».
 
Ma ci sono la seggiovia e gli skilift da rimontare, le piste da predisporre, i collaudi…
Niente che possa fermarlo, Gervasoni ha trascorso il Natale a pianificare e a Santo Stefano sta facendo caricare un camion con quello che gli serve: «Sono già d'accordo con gli ingegneri, il 28 e il 29 faranno i collaudi e il 30 mattina si apre. Non ci credete? Venite al Gaver a sciare e vedrete quel che ho fatto».
 
Carlo Gervasoni ha 61, è nato sul lago d'Iseo a Sulzano e vive in Franciacorta.
E' un imprenditore partito con la carpenteria pesante, passato poi alla tubo-meccanica: «Ho la fortuna di avere una bella famiglia, in particolare tre figli che sono perfettamente in grado di mandare avanti l'azienda - ci dice -. Questo mi permette altre sfide».
Fra queste quella agrituristica, con l'apertura dell'Azienda Agricola Antichi Sapori Camuni a Pian Camuno, dove fanno tutto in casa: dai salumi alle confetture, ai succhi di frutta.
 
E gli impianti sciistici: l'anno scorso a vederlo protagonista nel bene e nel mal è stato quello di Montecampione: «Volevano tenermi in minoranza societaria e io gli ho detto che in minoranza ci sto solo a casa con mia moglie - ci dice - . Così me ne sono andato, ma solo momentaneamente. Vedrete che presto quella società fallirà, perché quando ci si mette di mezzo troppo la politica succede così, e allora le cose cambieranno».
 
Poi c'è il Bazena, che Gervasoni vedrebbe bene collegato al Gaver, ma questa è un'altra storia ancora. Vedremo.
 
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