La riga delle «Coste»
Cambia la stagione e puntuale la nebbia si presenta sul Colle di Sant'Eusebio. La 237 del Caffaro che lo attraversa, povera di segnaletica orizzontale, diventa una trappola

 
Gentile e caro direttore,
 
"La nebbia agli irti colli piovigginando sale e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar...".
Così, per San Martino, scriveva  il Carducci, il quale, probabilmente, non conosceva l'irto colle del Sant'Eusebio che in questi giorni quanto a nebbia non è secondo a nessuno.
Ma certamente non primeggia per ciò che attiene alla sicurezza della circolazione stradale.
 
Infatti, quando cala la nebbia è davvero un'impresa uscire incolumi dalla traversata Odolo-Caino e viceversa, perché la sostanziale scomparsa della segnaletica orizzontale a causa di una precaria manutenzione dell'asfalto, intendo dire della riga bianca che separa le due carreggiate e fa da guida a camion, auto, moto e bici, disorienta i guidatori e soprattutto quando è scuro si trasforma in un autentico pericolo per l'incolumità di tutti.
 
Credo che attraverso il suo apprezzato giornale si possa dare la sveglia all'Anas o all' Amministrazione provinciale affinché, prima che ci scappi il morto, provvedano, se di loro competenza, a "rinfrescare" e a rendere ben visibile la sbiaditissima striscia bianca, cui nella bella stagione non facciamo caso, ma che con  l'arrivo della nebbia è veramente indispensabile per garantire sicurezza agli utenti della strada.
 
Suo affezionato
Pietro Principe
 
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