Fondi di confine
di Ubaldo Vallini

Sono stati assegnati ai Comuni confinanti con le Regioni a Statuto autonomo i fondi "Lanzillotta-Scalvini" degli anni fra il 2008 e il 2011.

 
AssComiConf ce l'ha fatta: entro trenta giorni a partire dal 27 settembre scorso, data di pubblicazione del relativo decreto, i Comuni confinanti con le Regioni a statuto autonomo riceveranno le cifre previste dal "fondo per la valorizzazione delle aree territoriali svantaggiate".
Circa 70 milioni di euro che rappresentano le risorse stanziate negli anni fra il 2008 e il 2011 dal fondo "ex Lanzillotta-Scalvini", più una parte residuale di quelli stanziati nel 2007.
 
«L'abbiamo sempre detto: per noi questo è un punto di partenza, il riconoscimento di un disagio che per altro è già avvenuto nel 2008, quando sono stati distribuiti 25 milioni di euro» afferma il segretario AssComiConf Nicola Adriano.
Che aggiunge: «Il confine con le regioni più ricche è sempre lì, non si è spostato. Ora dobbiamo fare in modo che questo sostegno divenga "strutturale".  I Comuni di confine, sempre più alle prese con la popolazione e le imprese che tendono a migrare dove il giardino è più verde, devono avere la possibilità di limitare l'emorragia garantendo dei servizi».
 
Ed è quanto una delegazione di sindaci frontalieri piemontesi, lombardi e veneti, ha chiesto in occasione di un colloquio avvenuto sabato scorso col Capo di Gabinetto del Ministero Affari Regionali, prefetto Carpino: «La nostra richiesta è stata ben accolta dal Prefetto e dal capo dipartimento dott. Maceri, che si faranno portavoce con il Ministro Gnudi e non hanno escluso la possibilità concreta di accogliere la nostra proposta».
 
AssComiConf è una sorta di sindacato dei Comuni di confine, presieduta dall'ex sindaco bagosso Marco Scalvini, ha la sua sede in via Segheria 16 a Concesio.
E fra i Comuni beneficiati ce ne sono anche undici bresciani, che riceveranno circa 350 mila euro ciascuno.
 
Scorrendo la graduatoria si incontrano:
- Valvestino al quale verrà finanziata la "fase due" del progetto "Dalla marginalità al centro dei processi di sviluppo";
- Magasa con la riqualificazione del Borgo di Cima Rest;
- Saviore dell'Adamello con i miglioramenti e la messa in sicurezza della viabilità comunale;
- Bagolino con gli interventi di riqualificazione della viabilità di accesso al cimitero ed un percorso ciclopedonale;
- Cevo col miglioramento e l'implementazione della viabilità e dei trasporti;
- Ponte di Legno con la realizzazione di una passeggiata pedonale e le opere di urbanizzazione di Via Roma;
- Limone sul Garda con "Passeggiando a Limone";
- Breno con la realizzazione di un edificio pubblico da adibire a sede di associazioni nel settore socio assistenziale e del soccorso;
- Ceto con l'adeguamento delle strutture cimiteriali a Ceto e a Nadro;
- Tremosine con il secondo lotto dell'allargamento della strada comunale fra le frazioni Pregasio e Sermerio;
- Idro con l'ampliamento della scuola media.
 
«Consideriamo questo decreto una vittoria di AssComiConf, ma soprattutto del principio che vuole per tutti i Comuni confinanti la stessa opportunità - aggiunge Nicola Adriano, che vuol togliersi un sassolino dalla scarpa -. Peccato che per distribuire i fondi Odi, al contrario, sia stata scelta una strada diversa e discrezionale, finanziando alcuni progetti e altri no, col risultato che tutto si è arenato, inchiodato sui ricorsi degli altri Comuni. L'avevamo detto: l'Odi aveva a disposizione fondi sufficienti per dare tre milioni e mezzo a ciascun Comune di Confine. Il rischio ora è che quei soldi finiscano da un'altra parte». 
 
 
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