Il pericoloso buio delle gallerie al Passo del Cavallo
di Fonte: Egidio Bonomi, «Giornale di Brescia», 1 luglio 2012

Nei tunnel che consentono di scavallare il passo tra Valtrompia e Valsabbia l'illuminazione troppo spesso manca, anche dopo le riparazioni effettuate dalla Provincia. Una situazione troppo pericolosa per automobilisti, centauri e ciclisti

 
Le gallerie sulla strada per la Valsabbia sono deliziosamente cieche, o quasi. I fari che dovrebbero rischiararle a giorno richiamano una bocca con qualche dente qua e lĂ , per il resto, buio. Fari spenti ormai da mesi, ben oltre il settanta per cento del totale delle centinaia di punti luminosi ai lati delle tre gallerie piĂą lunghe.
 
Quella corta (un duecento metri) non è dotata d’impianto dato che, oggettivamente, può farne a meno. Fosse un inconveniente episodico si potrebbe invocare l’esercizio della pazienza temporanea, in attesa del rimedio, ma i "lampioni" accecati sono divenuti routine e a ben poco valgono i mugugni degli automobilisti, dei motociclisti attirati in abbondanza dal percorso sinuoso, dei ciclisti che vogliono mettere alla prova fiato e “bottarelli” sulle lunghe salite e le precipitose discese, regalate con generosità da quell’arteria tra le montagne.
 
La manutenzione dell’intero tratto per la Valsabbia è in conto all’amministrazione provinciale, ma quando interviene - con la per nulla dovuta calma - a ripristinare le lampade, nel breve spazio di qualche giorno si riassapora il pastoso buio di sempre.
 
Non è dato sapere perché l’impianto salti quasi totalmente, il fatto è che salta e il ritorno del disagio e del pericolo vero è costante. Nel passaggio repentino dalla luce abbacinante (anche d’inverno nelle molte giornate d’azzurre stirato) al buio, i tunnel diventano un agguato maligno, anche perché, a un certo punto ,tra la terza e la quarta galleria vi sono una ventina di metri scoperti con effetto buio-luce- buio, per di più in presenza della curva cieca che immette nell’ultimo tunnel.
 
Dalla primavera all’autunno imperversano i ciclisti: a frotte percorrono il tragitto tra Lume e Valsabbia, panoramicamente gradevole,sportivamente impegnativo, terribilmente azzardato proprio perché i pedalatori, pensando che le gallerie sono rischiarate, non portano segnali luminosi di sorta.
 
Così è già avvenuto che qualcuno sia stato sbalzato di sella, fortunatamente senza conseguenze letali. Con ogni probabilità sarebbe da rivedere l’intero impianto elettrico, non si spiegherebbe altrimenti come mai la maggior parte dei fari salta poco dopo le riparazioni.
 
Insomma, il costo d’interventi plurimi, a scadenze inevitabili, è sicuramente molto più elevato della soluzione radicale. Il problema non è di scarsa rilevanza, tanto che anche in un recente Consiglio comunale è stato posto all’attenzione dell’amministrazione Vivenzi attraverso un’interpellanza dei partiti d’opposizione.
 
Il traffico sulla strada per la Valsabbia è semplicemente intenso. Nei giorni feriali s’infoltisce anche dei lunghi autocarri che da Sarezzo trasportano billette d’acciaio per le trafilerie di Odolo.
 
Nei fine settimana, ulteriore apporto di motori verso il vicino lago di Garda. La pericolosità è palpabile. Scongiuri e amuleti affinché non accada nulla di grave non … rischiarano le gallerie.
 
E poi, scettici come siamo, la scaramanzia non scongiura un bel nulla. Sarebbe davvero necessario e urgente intervenire con una sistemazione strutturale e non con riparazioni che durano il tempo di una ... notte, e poi è ancora buio pesto.
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