Una rotonda sul Caffaro
di Ubaldo Vallini

Un rondň al confine, un battello per il lago ed un approdo a Idro. Sono queste le opere da finanziare in Valle Sabbia con i fondi ODI.

 
Una rotonda sul confine a Ponte Caffaro ed un nuovo battello per il lago d’Idro, che avrà a disposizione anche un nuovo pontile al quale attraccare.
Questi i due progetti valsabbini ammessi e giudicati finanziabili dal fondo “Odi” (Organismo di indirizzo), quello presieduto dall’ex ministro Brancher, che nei giorni scorsi ha distribuito ai Comuni di confine 149 milioni di euro sborsati dalle casse delle Province autonome di Trento e Bolzano.
 
Il primo, quello bagosso, prevede di investire 3 milioni e 830 mila euro per la realizzazione di una rotonda direttamente sul torrente Caffaro, in luogo dell’attuale ponte militare in ferro che segna il confine regionale.
Un rondò che avrà il merito di regolare il traffico lungo la 237 del Caffaro alla quale confluiscono la via San Valentino, e la strada che porta in località Castagneta sulla parte bresciana, Via Campini e la stradina che porta a Palazzo Caffaro in Trentino.
 
«Abbiamo ottenuto l’opera grazie ad un lavoro di squadra portato avanti con l’amministrazione comunale di Storo. Risolverà in modo definitivo grossi problemi di traffico che si presentano ogni giorno. Basta pensare al fatto che su quel vecchio e stretto ponte i camion devono passare uno alla volta – ci ha detto il vicesindaco bagosso Enzo Melzani –. Questa volta ci troviamo a dover fare il progetto dopo aver ottenuto il finanziamento. Dovremo fare alla svelta, l’obiettivo è di riuscire ad appaltare l’opera entro il 2014».
Giunto 19° in graduatoria, questo progetto è certo di ottenere il finanziamento.
 
Quello di Idro, giunto 33° (sono 35 in tutto), invece, dovrà attendere una prossima decisione del presidente della giunta altoatesina, Luis Durnwalder, che al momento vorrebbe concedere i “suoi” 40 milioni di euro ai sei Comuni confinanti con la sua provincia e non a chi confina con Trento.
Se i fondi arriveranno saranno 950 mila euro da utilizzare per l’acquisto di un nuovo battello per il trasporto pubblico sul Lago e per un nuovo pontile.
 
A Idro sono stati invece negati i fondi Odi per la realizzazione dello svincolo sulla 237 che avrebbe permesso di risolvere le difficoltĂ  di accesso al paese, ora regolato da un incrocio ingovernabile e da uno stretto ponte, cause di lunghe code negli orari di punta.
 
«Quelle finanziate sono tutte opere necessarie, ne siamo certi, tuttavia l’impressione è che i fondi non siano stati equamente distribuiti – afferma Nicola Adriano, segretario di AssComiConf, il “sindacato” dei Comuni di Confine -. Temo che talune municipalità, soprattutto in Veneto, ma anche in Valle Camonica, non tarderanno a far sentire la loro voce di protesta. Un errore che sembra aver trovato rimedio, almeno in modo parziale, nei criteri adottati per il nuovo bando Odi, che il prossimo anno dovrà distribuire 80 milioni di euro».
 
 
In fotografia:
- progetto sul Caffaro, oggi e dopo l'intervento
- Nicola Adriano
 
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