Ai nastri pi partenza la «Blumon marathon»
Domenica 15, nella piana del Gaver è attesa una discreta folla. Saranno infatti più di 200 gli atleti che parteciperanno alla nona edizione della «Blumon marathon».

Domenica 15, nella piana del Gaver è attesa una discreta folla. Saranno infatti più di 200 gli atleti che parteciperanno alla nona edizione della «Blumon marathon». Come in passato, i maratoneti dovranno affrontare un percorso impegnativo che dalla piana del Gaver fino a raggiungere il passo del Blumone, a quota 2633 metri.

Per grandi cambiamenti e sorprese, anche per quanto riguarda il tracciato, bisogna invece aspettare l’anno prossimo, quando verrà festeggiato il decimo anniversario del meeting.
Intanto, anche l’edizione 2007 vedrà al via i migliori skyrunner, impegnati su 25 chilometri di percorso e su un dislivello di 2400 metri. Il grande favorito? È il bagosso Dino Melzani, salito l’anno scorso sul gradino più alto del podio.

Organizzata da Promosport, la Blumon marathon è ormai un evento consolidato, e da alcuni anni ha anche un contenuto aggiuntivo di tipo benefico: attraverso il gruppo «Mali -Gavardo», infatti, che da tempo opera nel campo del volontariato sociale, questa edizione sosterrà la realizzazione di un ospedale per bambini in Africa.

Ma veniamo al programma. Gli atleti partiranno alle 8.30, mentre un’ora più tardi prenderà il via la mini maratona per bambini di tutte le età, che potranno cimentarsi su un percorso di 500 metri studiato apposta per loro.

La corsa di domani sarà anche la terza e ultima prova del ciclo «Extreme triathlon», che finora ha visto i partecipanti all’opera in altre due gare decisamente impegnative: la ciclistica «24 ore bike» e la traversata a nuoto da Ponte Caffaro a Bondone.

«Non possiamo che essere soddisfatti - commenta Gianzeno Marca, presidente dell’Agenzia del territorio della Vallesabbia -: abbiamo puntato su eventi e sport che si distinguono e abbiamo ottenuto ottimi risultati. Siamo riusciti a fare sistema valorizzando le caratteristiche del lago d’Idro e quelle del Gaver, e per noi si è trattato di una sfida vinta».

Mila Rovatti
Da bresciaoggi
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