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Come sarebbe bello studiare la storia potendo viverla sul posto insieme a chi ne fu vero protagonista!... Sembra una cosa impossibile, eppure gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria âTeresio Olivelliâ di Salò ci sono riusciti. Grazie ad unâidea davvero originale delle loro maestre che in collaborazione con il maestro Roberto Maggi, li hanno accompagnati alla scoperta del proprio paese e della sua storia, i ragazzi delle classi quinte si sono cimentati in un lavoro coinvolgente ed entusiasmante diviso in tre tappe fondamentali alla scoperta di luoghi talvolta poco conosciuti e puntando lâattenzione sulla storia e soprattutto sulle curiositĂ di Salò.
Tutto è cominciato con lâanalisi del periodo veneziano. Salò capitale della Magnifica Patria ha salutato lâarrivo dei ragazzi nel Palazzo Municipale.
Ad accoglierli e ad accompagnarli nella visita câera nientemeno che Gasparo da Salò in persona, con tanto di violino.
Ă stata poi la volta della visita al Duomo. LĂŹ il cardinale Carlo Borromeo, patrono della nostra cittĂ li ha guidati in un entusiasmante avventura alla scoperta dei segreti e dei tesori del Duomo. Nella seconda tappa, approfondendo il difficile periodo delle pestilenze, i ragazzi e i loro insegnanti si sono recati al lazzaretto, in localitĂ San Rocco, dove âun turpe monattoâ li aspettava per introdurli in quel luogo di sofferenza e di ricovero.
La storia piÚ recente sarà approfondita nella terza tappa, a ridosso della festività del 25 aprile, quando gli studenti si recheranno in visita al Museo del Nastro Azzurro, accompagnati da Teresio Olivelli, il combattente cui la loro scuola è titolata.
Se qualcuno non avesse compreso il significato o le modalitĂ di svolgimento di questo lavoro, spiegano gli studenti stessi che si tratta di un laboratorio interdisciplinare, finalizzato alla conoscenza dei luoghi e della storia di Salò. Esso abbina studio a drammatizzazione. Ecco perchè lâinsegnante Roberto Maggi ha deciso di impersonare i protagonisti della storia salodiana e di guidare attraverso questo lavoro dinamico gli studenti che, tornati successivamente sui banchi delle loro classi, rielaborano il tutto per creare materiale di lavoro e di ricerca.
Un modo nuovo e intelligente di fare scuola.
in foto l'insegnante Roberto Maggi impersona il cardinale Carlo Borromeo nel duomo di Salò