Forestale aggredito e ferito
di red.

L'episodio è accaduto sabato ad Agnosine, protagonisti un bracconiere già noto per precedenti specifici e un gente del Noa, impegnato coi colleghi nei controlli antibracconaggio.

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L’avvio dei controlli delle squadre speciali del Nucleo Antibracconaggio del Corpo Forestale dello Stato, impegnati nell’Operazione Pettirosso, ha avuto un esordio drammatico. Un agente è rimasto gravemente ferito nel corso di un intervento occorso sabato scorso, primo ottobre.

È successo ad Agnosine deve gli agenti, dopo dieci ore di appostamento all’addiaccio in località Cimitero, hanno scovato il bracconiere. All’alt della Forestale, l’uomo si è dato alla fuga. Ne è seguito un inseguimento serrato con una prima colluttazione e poi un secondo corpo a corpo, dove il bracconiere ha spinto con forza un agente, ex atleta del Corpo Forestale dello Stato, provocandogli una frattura composta “trochide omerale destra†della spalla. A questo punto sono giunti i rinforzi dei colleghi della Forestale che hanno bloccato il cacciatore di frodo. Un uomo già noto per numerosi precedenti specifici, tanto che al bracconiere, era stata ritirata la licenza di caccia.

Il Forestale ferito è stato portato al Pronte soccorso di Gavardo. Per lui 35 giorni di prognosi. L’intervento in questione ha portato al sequestro di cinque reti per uccellagione della lunghezza di circa 200 metri, circa 300 trappole in ferro per l’avifauna, sei pettirossi in grado di riprendere il volo e prontamente liberati, due tordi e cinque lucherini.

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