Uomo poco loquace, introverso ma mite, quando gli va ricorda a chi è ancora molto giovane di “essere scampato alla morte per un soffio” durante la Seconda Guerra Mondiale, orgoglioso di aver girato il mondo col cappello d’alpino, passando per le campagne d’Africa, Albania, Francia e per Sud Tirolo.

 

Di ritorno dall’esperienza bellica divenne giostraio, col ruolo di autista e girovagò per tutta l’Italia.

Da esperto autista qual era, smise di guidare solo all’età di 87 anni.

Alessio, secondo di otto fratelli di cui tre ancora in vita, dopo essersi sposato divenne elettricista ed ebbe la sua adorata figlia Flora.

 

Il nostro giovane nonno ha trascorso trentotto anni della sua vita sulle rive del Lago di Garda, a Padenghe, fino a quando si è trasferito sui monti Bagossi dove risiede da ormai cinque anni, nella Rsa “Fondazione Beata Lucia Versa Dalumi” Onlus.

Alessio, amante della lettura e delle montagne, è convinto che il segreto di una lunga vita sia racchiuso in queste poche parole: “mangiare, bere e vivere alla giornata”.