Non poteva esserci data migliore del 25 aprile per inaugurare la riapertura e il nuovo allestimenti del Museo della Resistenza e del Folklore Valsabbino di Forno d’Ono di Pertica Bassa.
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Manuel Nicola Bacchetti, ha concentrato i suoi sforzi per la sistemazione e la ristrutturazione del museo per celebrare in questo modo i 150 anni dell’unità d’Italia.

Il museo custodisce opere artistiche e cimeli della vita della popolazione delle Pertiche durante gli avvenimenti resistenziali. È stato completamente ripensato e riallestito per migliorarne la visita e valorizzare al meglio i suoi tesori.

«A quasi quarant’anni dalla sua prima inaugurazione, avvenuta il 28 febbraio 1974 – spiega l’assessore alla Cultura Francesca Gitti –, Pertica Bassa si prepara alla riapertura del museo nato come atto di riconoscenza allo slavo Dimitrije Paramendic, insegnante, pittore e scultore che decise di donare le sue opere, che ritraggono partigiani e i personaggi protagonisti del suo quotidiano e della sua vita da fuggiasco, alla comunità che lo salvò dai tragici eventi della seconda guerra mondiale».

Il programma di lunedì 25 aprile si presenta ricco di appuntamenti. Alle 15.30 ci sarà il taglio del nastro, quindi la sfilata con il gruppo Alpini di Pertica Bassa per un omaggio al monumento ai Caduti e, a seguire, la visita al museo. Alle 16.30, presso la chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta di Forno d’Ono, sarà proposto lo spettacolo “L’ultimo inverno”, a cura del Teatro Poetico di Gavardo.

Il museo rimarrà aperto fino alle 19. Saranno presenti i curatori del nuovo allestimento realizzato dalla Commissione Cultura e Museo e il prof. Alfredo Bonomi, fondatore del museo. All’evento prenderà parte anche la biblioteca di Pertica Alta che esporrà e permetterà di consultare i suoi testi sulla Resistenza e sull’etnografia, nell’ambito del progetto “Luoghi di cultura, luoghi di incontro…” che promuove una più stretta la collaborazione tra biblioteche e musei dei comuni della Valle Sabbia.