In 500 per i 60 anni dell'Ivars
di Giancarlo Marchesi

Per celebrare la ricorrenza si sono presentati davanti all'amministratore della societŕ, Aldo Ebenestelli, i soci, i dipendenti con le famiglie, le autoritŕ locali e una folta rappresentanza dell’imprenditoria valsabbina e provinciale.

Erano oltre cinquecento le persone che sabato scorso si sono ritrovate a Vestone per festeggiare i 60° anniversario di fondazione dell’Ivars, azienda valsabbina che opera nel settore dello stampaggio di materie plastiche.
Per celebrare la ricorrenza, si sono stretti attorno al presidente e amministratore delegato della società, Aldo Ebenestelli i soci, i dipendenti con le famiglie, le autorità locali e una folta rappresentanza dell’imprenditoria valsabbina e provinciale.

Era il 1947 quando Giulio Pietro Ebenestelli, padre di Aldo, insieme a Lorenzo Laffranchi, costituì la società “Industria Valsabbina Applicazioni Resine Sintetiche” (Ivars).
I primi anni di attività non furono certo facili: la ricostruzione del dopoguerra era iniziata da poco e i sacrifici di quegli anni dovevano ancora dare il loro frutti. La stessa economia valsabbina faceva perno, fino a primi anni ’50, sull’allevamento e la piccola agricoltura di montagna. In quella fase Ebenestelli e i suoi soci lavorarono intensamente nei locali del vecchio mulino vestonese, che fu prima sede dell’Ivars. Nel corso degli anni Cinquanta, la compagine sociale si rinnova: escono alcuni soci e fanno il loro ingresso in Ivars Giuseppe Ebenestelli, Fulgenzio Bracchi, Francesco Mattiotti e Angelo Folchini.

Negli anni del boom economico l’azienda vestonese segue con attenzione i rapidi cambiamenti che in quella fase interessano il settore delle materie plastiche, riesce bene nell’intento di rinnovarsi sotto il profilo tecnico e sa cogliere l’opportunità di svilupparsi commercialmente in nuovi mercati. Viene costruito il nuovo stabilimento in località Promo di Vestone e l’Ivars, così fece l’intera economia valsabbina, a piccoli passi si rafforza fin che alla fine degli anni ’70 è in grado di produrre una vastissima serie di articoli.
Nel anni ’80 e ’90 l’azienda decide di focalizzare il proprio business nella realizzazione di componenti per sedute d’ufficio e collettività.

Con il nuovo secolo matura un’altra importante svolta: l’internazionalizzazione. Oggi l’azienda vestonese è la holding di un gruppo (Twins group) che conta ben 25 società controllate e collegate che coprono tutti i continenti.
Nel 2005 sono state fondate due società collegate: una con sede in Turchia e l’altra in Australia. Gli ultimi dati economici disponibili evidenziano che Ivars opera nelle sedi di Vestone e Puegnago del Garda con 200 addetti (1.000 sono invece i collaboratori del gruppo Twins) e raggiunge un fatturato di 45 milioni di euro (200 milioni come gruppo).
Il 60% del fatturato interessa il mercato italiano, mentre il restante 40% è realizzato al livello internazionale. “Questa cerimonia – ha dichiarato Aldo Ebenestelli sabato - vuole essere un ringraziamento a tutti i dipendenti che con la loro dedizione hanno permesso all’Ivars di essere uno dei gruppo industriali bresciani maggiormente internazionalizzati”.
Nel corso della cerimonia sono stati consegnati riconoscimenti a dipendenti, collaboratori e soci.
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