Salò, maggioranza a rischio
di red.

Il nuovo gruppo autonomo con quattro fuoriusciti dalla maggioranza mette a rischio la giunta Botti. Ultimatum in cinque punti.

La maggioranza di centrodestra che a Salò sostiene in sindaco Barbara Botti rischia di passare da 14 consiglieri su 21 a 10 su 21, e concludere così il mandato amministrativo. Dal gruppo “Salò 2000”, che si è presentato agli elettori nel 2009 con esponenti del Pdl, della Lega Nord e indipendenti del centrodestra, sono fuoriusciti infatti quattro consiglieri: Alberto Pelizzari, assessore al Bilancio fino al maggio scorso, Alberto Colombo (fino al 2009 responsabile dell'Ecologia), Aldo Silvestri (che si occupava di Sport e Protezione civile) e Sergio Vassallo, attuale assessore allo Sport e alle politiche giovanili.

Motivo della fuoriuscita? La mancanza di coinvolgimento nelle scelte amministrative. I quattro hanno lanciato un ultimatum al sindaco e alla maggioranza elencando cinque punti sui quali confrontarsi e rilanciare l’azione di governo della città.
Primo: operazione Fonte Tavina, da portare avanti («siamo disposti a discutere eventuali aggiustamenti, in una logica di condivisione»). Secondo: il Palazzo della cultura, inaugurato nella primavera 2009, e ancora chiuso. Bisogna allestire gli interni e definire la gestione. Terzo: il Garda Uno. «È in corso una rivoluzione normativa, e non ne sappiamo nulla». Quarto: il Piano di governo del territorio, già in vigore, necessita di correttivi. Quinto: il bilancio 2011 dovrebbe obbligare a tagli per 600 mila euro. Ma quali tagli?.

La palla, o come si usa dire di questi tempi, il cerino passa ora nelle mani del sindaco e degli altri esponenti della maggioranza.

100416SaloMunicipio.jpg