Campeggiatori del «fumo»
In manette due giovani di Nave che spacciavano hashish fra la valle del Garza e il Garda. Scoperta piantagione di «erba» a Vobarno

 
Campeggiatori del «fumo». In trasferta da Nave all’Alto Garda. Sospettati di piazzare hascisc, con «attività» indipendente l’uno dall’altro, e obbiettivi di attenzione da parte dei carabinieri.
Che li hanno tenuti sotto pressione e arrestati a conclusione di un’operazione, più vasta ed estesa, che si è sviluppata su diverse direttrici sotto l’unico comune denominatore del contrasto allo spaccio di stupefacenti.

L’intervento - riassunto dal capitano Luigi Lubello, comandante della Compagnia di Salò - è andato in porto nel campeggio dove i militari hanno inquadrato la presenza dei due ragazzi di Nave, uno studente di 19 anni ed un 18enne fresco di diploma, seguendo la traccia di un rivolo di spaccio di «fumo».
 
Entrambi incensurati, non in rapporti d’«affari» tra loro, i due sono stati intercettati in tempi diversi.
Il 19enne è stato fermato e trovato in possesso di una ventina di dosi di hascisc. Ed a questo primo sequestro è seguito il secondo di un panetto di mezzo etto di «fumo» trovato sulla sua roulotte.
Nella sua abitazione di Nave, i carabinieri hanno trovato nel corso della successiva perquisizione un altro panetto di 50 grammi dello stesso stupefacente, circa 200 euro in contanti e un bilancino di precisione.
 
Successivamente è stato bloccato il secondo indagato che aveva 200 grammi di hascisc.
Altri venti in dosi ne sono stati poi trovati in un libro «scavato» per l’occorrenza.
In casa aveva pure una piccola serra artigianale, dotata di lampada per il calore e di ventilatore, per la coltivazione di canapa indiana. Ne sono state sequestrate due pianticelle messe a dimora e già cresciute. Ancora, 300 euro in contanti e materiale per le dosi.
 
Poche ore prima, a Teglie di Vobarno, a poche decine di metri dalla strada per Sabbio Chiese, i carabinieri hanno individuato una piantagione di cannabis indica celata alla vista da altri arbusti. In tutto sono state sradicate 18 piante di due metri d’altezza, in fase di maturazione, messe a dimora da mani rimaste ignote. Almeno per ora.
 
Infine, a Gavardo i carabinieri della locale stazione hanno intercettato e messo le manette ad un marocchino con 9 dosi di cocaina.
Un altro immigrato è stato denunciato a piede libero per la rilevata presenza, in casa, di tracce di «coca» fra materiale solitamente usato per le dosi.
 
Dal Giornale di Brescia
 
 
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