Si chiamava Souleymane Songne
di red.

Aveva otto anni ed era arrivato con la famiglia dal Burkina Faso il bambino annegato ieri nelle fredde acque del lago di Garda.

 
Si chiamava Souleymane Songne. Era un bambino bello e vivace, figlio di immigrati di origine africana, da tempo residenti nella cittadina gardesana. Frequentava la classe seconda della scuola elementare «Olivelli», a Salò. Aveva 8 anni e ne avrebbe compiuti 9 a dicembre. Invece la sua breve esistenza si è conclusa drammaticamente questo sabato mattina intorno alle 10, stroncata dalle conseguenze di un tuffo nelle acque del lago, ancora particolarmente fredde e, quindi, pericolose.
Souleymane è annegato nello specchio di lago antistante la grande spiaggia pubblica in località Mulino, nei pressi del cimitero monumentale salodiano, sotto gli occhi stravolti dei numerosi bagnanti che già dalla prima mattinata affollavano l’area balneare.
 
Secondo alcune testimonianze raccolte sul posto, il bimbo sarebbe stato colto da un improvviso malore, probabilmente una congestione, subito dopo essere entrato nel lago. Poi il panico e l’acqua che si trasforma in una trappola dalla quale non è riuscito a liberarsi.
L'hanno recuperato alcuni bagnanti già privo di sensi, tirandolo a riva, ma era ormai troppo tardi.
Inviati dal 118 i primi ad arrivare sono stati gli uomini della Guardia Costiera, che hanno la sede operativa dall'altra parte del golfo. Hanno cercato di rianimare il piccolo, poi è arrivata l’eliambulanza del 118 di Verona Emergenza, atterrata direttamente sulla spiaggia, tutto però è stato inutile. il bimbo era già morto.
 
Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e gli agenti della Polizia locale di Salò.
Souleymane aveva un fratello più grande che in quel momento si trovava a scuola ed uno più piccolo che stava a casa con la mamma.
La famiglia, originaria del Burkina Faso, vive a Salò da 5 anni e il padre lavora in una ditta di San Felice.
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