Cresce la presenza di studenti stranieri
Crescono gli studenti stranieri in Valle Sabbia dopo la scuola dell’obbligo. Divisi tra Idro, Vobarno, Roč Volciano e Villanuova.

Crescono gli studenti stranieri in Valle Sabbia dopo la scuola dell’obbligo. Divisi tra Idro, 464 studenti del Perlasca con Itc progetto Igea, Ipssar Alberghiero, liceo scientifico e Oss per operatori dei servizi sociali), Vobarno con 274 iscritti dell’Itis, di Roè Volciano con 241 alunni del professionale e di Villanuova con un altro istituto professionale e 130 iscritti, gli alunni nelle scuole superiori valsabbine sono 1.109, pari a circa il 2 per cento della popolazione valsabbina.

I dati evidenziano come il 70 per cento degli stranieri iscritti alle superiori in Valsabbia frequentano i due Cfp di Villanuova e Roè Volciano. Solo in 36 vanno al Perlasca nelle sue 2 sedi di Idro e Vobarno.

Ne deriva una percentuale «straniera» complessiva dell’11% sul totale studenti, ma con visualizzazioni tra loro assai diverse, che vanno dal 34 per cento (in 44 su 130) del Cfp di Villanuova al 3,9% (18 su 464, un decimo rispetto a Villanuova) del Polivalente di Idro, con in mezzo lo Scar di Roè Volciano (dove siamo al 17,5%, in 42 su 241) e l’Itis di Vobarno (dove si raggiunge la percentuale del 6,5%, pari a 18 stranieri su 274).

Due i motivi che spingono gli studenti stranieri verso i professionali: da un lato il non aver ancora del tutto capito il valore dell’istruzione, dall’altro le necessità economiche, con famiglie spesso numerose e con solo il padre che lavora. Serve quindi che il figlio grande vada presto a lavorare.

Le nazionalità rappresentate alla scuola superiore sono 20, con in testa il Marocco (in 34, pari al 28%), l’Albania (in 19, oltre il 15%) ed il Burkina Faso (in 12, il 10%), che insieme raggiungono il 53%. Seguono poi Senegal, Pakistan, Romania, Costa d’Avorio, India, Ghana, Argentina, Ucraina ed ex Jugoslavia che, insieme, fanno 47 studenti, pari al 38,5%. I rimanenti 9 studenti arrivano da Bosnia, Bulgaria, Bielorussia, Moldavia, Portogallo, Tunisia e Sri Lanka.

m.pas.
Da Bresciaoggi
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