Sopraponte, doppia promessa mantenuta
di Nerino Mora

E' confermato per il Primo maggio a Sopraponte il taglio del nastro per la prima opera pubblica della nuova Amministrazione gavardese.

 
L’evento riguarda l’inaugurazione del nuovissimo campetto da calcio in erba sintetica. Era una promessa fatta alla comunità dal gruppo “Chei de Suèrpont” e la parrocchia di Sopraponte.
Una promessa che è stata portata a termine con il supporto economico del comune di Gavardo ed è solo la prima delle due.
L'altra promessa è quella di inaugurare ad ogni Primo maggio un'opera pubblica ed anche questa è stata messa a segno.
 
L’inaugurazione del campetto avverrà alle 16 e nei giorni scorsi sono stati fatti gli ultimi ritocchi, gli ultimi perfezionamenti, col naso rivolto verso l’alto ad augurare il bel tempo sia per la buona riuscita della manifestazione che per l’imbiancatura esterna dell’oratorio. Novità questa giunta a sorpresa grazie alla ditta che ci dà di pennello e alla rivendita di colori gavardese che è in parte di origini soprapontine.
 
La banda di Sopraponte, lucidati gli ottoni, allieterà il corteo a capo del quale ci sarà il sindaco Vezzola. Non mancheranno ovviamente gli altri amministratori e “Chei de Suerpont”. Non è invece garantito che possa essere presente il Ministro Mariastella Gelmini, già in zona per l'apertura della Fiera.
Tra le file Ennio Peli, l'attivo coordinatore, ed il geometra Giuseppe Ghidinelli tecnico dell’opera.
 
Taglio del nastro, brindisi, e rinfresco, visita all’opera, tante fotografie ad immortalare l’evento che Sopraponte aspettava da tanto.
Il costo preciso dell’opera non è ben definito, sappiamo che la cifra si aggira intorno ai 200mila euro.
Il campetto sarà attivo da subito, per tanto il sindaco è abilitato al primo calcio in campo.
 
Il Lavoro a Sopraponte non è finito, altri impegni chiamano, sul fronte delle promesse fatte.
Le maniche ad ogni modo sono rabboccate, i disegni sul tavolo. Alcuni lavori sono già pronti e altri lo saranno presto: c'è il cambio della viabilità fronte cimitero, c'è l'impegno più grande che è la nuova destinazione del teatro ed altro ancora.
L’importante è non arrendersi che gli ostacoli, si sa, non mancano mai.
Un bravo guadagnato per tutti.
 
Nerino Mora
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