In seggiovia sul Maniva
di val.

Inaugurazione ufficiale per la seggiovia a quattro posti del Maniva, che parte proprio dove si arriva in auto da Bagolino

 
Ottantacinque seggiole da quattro posti ciascuna, appese ad un robusto cavo teso fra due pulegge che distano novecento metri una dall’altra.
Veloce quanto basta per permettere di portar su 2.400 sciatori l’ora.
E’ la nuova e tecnologica seggiovia del comprensorio sciistico del Maniva, l’impianto più valsabbino di tutti, anche se per la verità la totalità delle piste gestite dalla Maniva Ski di Imerio Lucchini si trovano su territorio bagosso.
 
La nuova Persek, ad ogni modo, partendo proprio al capolinea invernale della strada che da Bagolino sale verso il Maniva, è anche quella che permette agli sciatori di raggiungere il comprensorio dalla Valle Sabbia.
Di fondamentale importanza la sua presenza e la sua efficienza, specialmente considerando lo stop deciso dalla Sat per gli impianti del Gaver, località che grazie alle sue straordinarie peculiarità naturalistiche quest’anno è diventato il paradiso dello sci “alternativo”.
 
Taglio del nastro fra sacro e profano
La “Persec”, che ha sostituito in un colpo solo i due omonimi skilift gemelli garantendo il doppio del traffico, è operativa da almeno un mese.
L’inaugurale taglio del nastro è però avvenuto sabato scorso, al termine di un periodo considerato di rodaggio e dopo che è stato posizionato il “tapis roulant” che rende più facile la seduta agli sciatori.
Per l’occasione, alla base dell’impianto si è radunata una piccola folla.
Oltre al patron Imerio Lucchini e per sottolineare la peculiarità bagossa della struttura, fra gli altri si sono presentati il prevosto di Bagolino don Arturo Viani che ha impartito la benedizione divina, il sindaco Gianluca Dagani con la Giunta quasi al completo per dare il beneplacito civico e un “maschér” bagosso per sottolineare il carattere che alla fine è giocoso, oltre che sportivo, dell’impresa.
 
Due milioni di euro
“Fra opere edili, impianto meccanico e dotazione di sicurezza, questa nuova seggiovia ci è costata due milioni di euro” ci ha rivelato Lucchini, mentre si improvvisava barman mescendo lo spumante ed offrendo le paste su un improvvisato tavolino.
“Una scelta obbligata – ha aggiunto -, perché la licenza trentennale dei due skilift sostituiti era scaduta l’anno scorso. Abbinata all’impianto di innevamento artificiale fa del Maniva una stazione sciistica di tutto rispetto”.

La voce bagossa
“Una stazione sciistica che in questi ultimi anni ha registrato una grande evoluzione – gli ha fatto eco il sindaco Dagani -. Questo, infatti, è solo l’ultimo tassello di una serie di interventi di valorizzazione del territorio a fini turistici fatti nel miglior modo possibile”.
In un prossimo futuro, alla base della seggiovia raggiungibile da Bagolino, aprirà un locale per il noleggio delle attrezzature turistiche, dove ci sarà anche la possibilità di acquistare gli skipass.
Per il momento, gli sciatori che non ne sono muniti, vengono fatti salire sulla seggiovia e con quella possono raggiungere la biglietteria che si trova in prossimità del grande spiazo dove parcheggia chi sale dalla parte della Valtrompia.
Una doppia possibilità di raggiungere gli impanti, per altro in entrambi i casi senza il rischio che il traffico possa essere interrotto dalla caduta di valanghe, che unito alla relativa vicinanza alla città, rende il comprensorio del Maniva particolarmente appetibile per appassionati bresciani.
 
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