L’alta valle saluta don Angiolino Cobelli
Il parroco di Idro, Anfo e Capovalle lascia l’alta valle per un nuova attività pastorale a Rivoli, in Piemonte. Attesa per una nuova unità pastorale con Lavenone e Treviso Bresciano.

Il nuovo anno è iniziato all’insegna dell’incertezza e dei saluti non desiderati per i fedeli dell’alta Valsabbia: don Angiolino Cobelli lascerà infatti tra pochi giorni le parrocchie di Idro, Anfo e Capovalle alla volta del Piemonte. Dopo aver passato 7 anni a Idro e aver ricoperto la carica di vicario dell'alta valle, è stato destinato a Rivoli, una città in provincia di Torino con poco meno di cinquantamila abitanti e che confina col capoluogo regionale.

Prevedibilmente, la notizia della partenza ha scosso le piccole comunità valsabbine, che in questi anni lo hanno visto impegnato con successo nella difficile impresa del restauro delle chiese dei paesi di sua competenza: domenica scorsa lo ha salutato la gente di Idro.

Capace, deciso e vulcanico: sono solo alcuni degli aggettivi usati per descrivere don Angiolino dai suoi parrocchiani; e in particolare dal sindaco di Idro, Giuseppe Nabaffa, che lo ha ringraziato calorosamente per l'impegno profuso in questi anni.

Prima di arrivare sull’Eridio, il religioso aveva esercitato il suo ministero a Gaino e Cecina di Toscolano, sul lago di Garda, dove era approdato subito dopo essere rientrato dal Sudamerica, al termine di 10 anni di esperienza in Uruguay.

Adesso celebrerà la sua ultima messa come parroco il prossimo 14 febbraio. Al suo posto sono attesi due parroci che dovranno occuparsi insieme di Idro, Anfo, Capovalle, Lavenone e Treviso Bresciano, con gli ultimi due paesi da qualche giorno orfani di don Fabrizio David, che dopo aver guidato per oltre otto anni le due parrocchie è stato destinato dal vescovo a Dello e a Quinzanello.

Mila Rovatti da Bresciaoggi

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