La cucina di Treviso conquista Roma
di Ubaldo Vallini

Ce l'hanno fatta Graziella e Rubina del Lamarta di Treviso Bresciano. Venerdě alla Prova del cuoco hanno conquistato l'ambito cinturone di Bigazzi.

 
Quando il monitor ha decretato la vittoria, assegnando alle due donne scese in Rai da Treviso Bresciano il gradimento del 53%, Graziella Massari non è riuscita a contenere l’esuberanza.
Ne ha fatto le spese, si fa per dire, il povero Beppe Bigazzi: avvolto e quasi soffocato in diretta da uno dei suoi caldi abbracci.
Tradizione della sua cucina anche quelli, di un’arte dei fornelli che è riuscita a spodestare la coppia di validi cuochi friulani.
E sì che erano in sella a “Il Campanile” della Prova del cuoco di Rai Uno da ben otto edizioni.
 
A nulla è valso per Massimo ed Eliana solleticare le papille dei telespettatori, producendosi in un entusiasmante connubio fra le patate di terra della Carnia e quelle di mare (le vongole) della Laguna, oltre che in un prezioso “boreto di Marano”.
Ma quale pesce. Questa volta hanno vinto piatti che rappresentano quanto di più lontano dal mare la nostra Italia è capace di produrre: i casoncelli fatti a mano, ripieni di magro e conditi con burro di malga ed erba cipollina, preparati e raccontati con freschezza dalla 28enne Rubina; la sostanziosa polenta teragna magistralmente proposta da Graziella, capace come nessun altro piatto di esaltare il gusto del granturco valsabbino macinato a pietra nel mulino cinquecentesco di Casto, arricchito degli aromi e dell’energia dei formaggi tradizionali della Valle del Chiese.
 
“Un po’ come la polenta “consa” ha provocato Bigazzi. “La ghe entra nient, la teragna de Trevìs lè töta n’otra roba” (è tutta un’altra cosa) l’ha ripreso subito la cuoca, che non ha mai mostrato remora nello spargere buon umore e saggezza facendo ricorso al duro ed asciutto vernacolo sabbino.
Graziella e la figlia Rubina, ristoratrici al Lamarta di Treviso Bresciano, trattoria che sforna manicaretti al femminile da cent’anni, erano partite alla volta di Roma con la loro valigia piena di prelibatezze locali il giorno precedente.
Con loro l’altro figlio, Alessio, in compagnia della moglie Elena, e la coppia di collaboratori Partizia ed Ezio, col compito di fare il tifo e ricreare con i costumi tradizionali l’atmosfera della montagna valsabbia.
Dovranno tutti tornare nella capitale il prossimo venerdì, quando toccherà loro di difendere il primato conquistato ieri facendo meglio degli sfidanti attesi dal Piemonte.
 
 
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