Moto contro auto ad Anfo
di Ubaldo Vallini

Lunghe code questo sabato pomeriggio sulla 237 del Caffaro, a causa di un incidente, per fortuna senza gravi conseguenze, che fra Anfo e Ponte Caffaro ha coinvolto un'auto ed una moto.

 
Brutto incidente, per fortuna senza gravi conseguenze, quello che questo pomeriggio ha coinvolto una motocicletta ed un'automobile lungo la 237 del Caffaro in territorio di Anfo.
Erano circa le 16 ed un gruppo di amici partiti dalla Valle Camonica, tutti con la passione della motocicletta nel sangue, stavano risalendo la Valle Sabbia, ciascuno in sella alla sua fidata dueruote.
 
Arrivati però dove la via Sant'Antonio che sale dal lago nei pressi della località omonima si immette sulla Provinciale, uno di loro, un 27enne di Berzo Demo in sella ad una Kavasaki Z750, è andato a sbattere contro la Panda alla cui guida c'era una donna di Ponte Caffaro, con a fianco la nipote e la figlia di sette anni sul sedile posteriore.
 
Illese, anche se si sono prese un grande spavento, le tre donne in auto.
La peggio, dopo l'urto frontale, è toccata al motociclista che è stato sbalzato di sella, ha sbattuto contro il parabrezza dell'auto ed è atterrato in malo modo sull'asfalto dopo un volo di una decina di metri almeno.
 
Sul posto il 118 ha inviato l'eliambulanza che è atterrata nel prati lì vicino trasferendo poi il ferito nel nosocomio cittadino. I medici, dopo un controllo con la Tac, lo hanno dichiarato per fortuna fuori pericolo.
Sul posto sono intervenuti per i rilievi gli uomini della Stradale di Salò.
 
Secondo una prima ricostruzione, l'utilitaria Fiat si stava immettendo dalla via Sant'Antonio sulla Provinciale, intenzionata poi a proseguire in direzione di Idro. La visibilità su quell'incrocio non è eccezionale, nonostante la presenza di uno specchio, così la donna non si sarebbe accorta del sopraggiungere della motocicletta ed avrebbe invaso, attraversandola, la strada.
Il centauro che arrivava non ha fatto in tempo a schivarla e le è finito addosso.
 
I due mezzi sono stati posti sotto sequestro.
Per consentire i rilievi e lo sgombero dei mezzi, la 237 del Caffaro è rimasta bloccata per più di un'ora e si sono formate code chilometriche. Che non sono certo una novità, da quelle parti.
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