Cacciatori ambientalisti
di Ubaldo Vallini

Chi č convinto che la passione venatoria mal si combina con la salvaguardia dell’ambiente, faccia un salto in Valle Sabbia e potrebbe ricredersi. A Pertica Bassa, dove i cacciatori insegnano a rispettare gli ecosistemi.

A lezione di passione per la caccia osservando gli animali in libertŕ, studiando il funzionamento degli ecosistemi faunistici per trovare il modo di tutelarne l’integritŕ. Chi č convinto che la passione venatoria mal si combina con la salvaguardia dell’ambiente, faccia un salto in Valle Sabbia e potrebbe ricredersi.

Nei pressi della frazione Forno d’Ono di Pertica Bassa, infatti, in collaborazione con l’assessorato alla Caccia della Provincia di Brescia, da alcuni anni č entrata in funzione un’area faunistica che su quindici ettari recintati di terreno montano ospita attualmente 12 cervi (due maschi e il resto femmine con i loro piccoli) e 5 mufloni.
A gestirla decidendo di utilizzarla per sperimentare una coraggiosa proposta didattica, il Comprensorio Alpino C7 della Valle Sabbia presieduto da Roberto Betta.

Potrŕ sembrare strano che i seguaci di Diana si mettano ad allevare “bambi” per la gioia dei ragazzini che in questo modo hanno la possibilitŕ di vederli scorrazzare nei boschi, ma solo se si esamina la novitŕ attraverso lenti sfocate: “Chi descrive i cacciatori come esseri incivili che dedicano il loro tempo libero a distruggere la fauna selvatica sbaglia di grosso – dicono infatti i promotori dell’iniziativa -. In realtŕ siamo proprio noi i primi a desiderare un ambiente adatto alla vita di questi stupendi animali”.

“Pensateci bene: conviene soprattutto a noi, se vogliamo continuare ad esercitare la nostra passione venatoria – aggiungono - e credeteci, lo facciamo assai volentieri indipendentemente dalle schioppettate che poi riusciamo a fare”.

Da questo ragionamento alla proposta dedicata alle future generazioni, da educare all’osservazione degli animali in natura e al rispetto ambientale, il passo č breve.
Le scolaresche vengono cosě invitate nell’area faunistica dove i ragazzi spesso riescono ad avere incontri anche ravvicinati con gli ungulati e dove comunque imparano a seguirne le tracce.

Mal che vada c’č il rustico attrezzato ad aula multimediale, per le lezioni frontali o le proiezioni didattiche. L’intervento prevede poi altri incontri direttamente nelle classi, con il tecnico faunistico del C7 Alessandro Ferraglio nel ruolo di insegnante di “ecosistemi naturali”.

Quest’anno la proposta si č arricchita con la consegna di alcuni nidi artificiali da posizionare nelle immediate vicinanze della scuola. Ai ragazzini il compito di osservare tutti i giorni quel che accade attorno alla casetta per gli uccelli, ne riparleranno a primavera sempre con Ferraglio che tornerŕ a trovarli in classe.

Resta da dire che per le scuole valsabbine l’intervento č gratuito e che č possibile richiederlo telefonando al C7 che ha la sede a Nozza di Vestone e risponde allo 0365 81201.

Nella foto un momento con i bambini nel plesso scolastico di Ono Degno a Pertica Bassa. Dopo le vacanze di Natale toccherŕ alla scuola di Treviso Bresciano.
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