15 Febbraio 2007, 00.00
Valsabbia - C
Eridio

Buscemi: «Non è certo un lago naturale»

di Ubaldo Vallini

Il ministro Pecoraro Scanio non avrebbe firmato alcun decreto sul minimo vitale del lago e la Regione continua a pensare ad un bacino artificiale da gestire. A colloquio con Buscemi in attesa di una sua visita a Idro.

“E’ giusto che il turismo del lago d’Idro possa svilupparsi attorno ad un lago bello da vedere e sano, che gli agricoltori possano avere sufficiente acqua per irrigare e che ce ne sia abbastanza anche per le turbine dei produttori di energia elettrica”.

L’assessore regionale Massimo Buscemi non vuole scontentare nessuno degli utilizzatori dell’Eridio, insomma, mentre ci anticipa alcuni elementi che saranno meglio esposti domani in occasione di una sua visita al lago valsabbino.
“Sarà un sopralluogo tecnico per capire meglio come sta funzionando l’invaso che ha ormai superato la soglia dei 368 metri sul livello del mare – ci ha detto -, confermando la bontà della decisione da me presa lo scorso 22 gennaio quando ho imposto di limitare a 3,3 metri cubi al secondo l’uscita d’acqua dallo svaso di fondo. Il lago così è bello pieno e sono tutti soddisfatti, anche gli agricoltori ai quali quest’estate non mancherà l’acqua per irrigare”.

Ne approfittiamo per fargli un paio di domande che, sospettiamo, gli faranno in occasione dell’incontro previsto nel primo pomeriggio con la sindaca Augusta Salvaterra e con i rappresentanti dei vari comitati per il lago.
Iniziamo con il “Decreto sul minimo vitale” che sarebbe stato firmato dal ministro Pecoraro Scanio: “Non esiste e anche se ci fosse la Regione Lombardia, che ha competenza sui suoi laghi, potrebbe impugnarlo – taglia corto Buscemi -. C’è stata una lettera con la quale il ministro ha voluto dare alcuni suggerimenti che condivido”.
Poi precisa: “Il Rid insiste per farci abbassare il lago ed il ministro che ci dice di tenerlo alto. Noi siamo col ministro e lo strumento che ci permetterà di mettere tutti d’accordo è il Piano di Protezione civile che è in via di definizione”.

L’altra questione è quella del minimo vitale: “C’è una regola che permette poco più di tre metri di escursione del livello del bacino, che è un lago artificiale e non naturale bisogna ricordarlo – ci ha detto l’assessore -. Da parte nostra c’è l’intenzione di ridurre questo dislivello, i problemi di ordine tecnico li risolveremo”.

Intanto i sindaci ieri hanno eletto i loro rappresentanti in seno al Comitato di Coordinamento che, fra Lombardia e Trentino, dovrà vagliare tutte le ipotesi di soluzione per la gestione del lago.
Per l’area sublacuale è stato designato Gianantonio Rosa, sindaco di Montichiari. Per il lago l’accordo fra i comuni non è stato trovato, la proposta dell’Ulivo valsabbino di designare un rappresentante dei Comitati non è stata presa in considerazione ed il nome che è emerso a maggioranza è stato quello dell’assessore comunitario all’Ambiente Matteo Rovatti.


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