Un parco fluviale alla cascata del Vrenda

A Sabbio Chiese nel centro storico nasce il «Parco fluviale del Vrenda»: un’area verde con panchine e giochi d’acqua della cascata illuminati dalla luce artificiale.

Il torrente Vrenda, che entra a Sabbio arrivando dalla Conca d’Oro, confluisce nel fiume Chiese, che arriva invece da Barghe, in prossimità dell’antico ponte romano che dà accesso al municipio: «Risalendo per circa 700 metri dal punto di confluenza tra i 2 corsi d’acqua, lungo gli orti - spiega Onorio Luscia, assessore sabbiense uscente, ad Ecologia e Ambiente - si arriva sino alla cascata sotto la Rocca. Ora questo tratto, fino a ieri di proprietà della famiglia Raineri, grazie ad un accordo bonario tra il Comune e la famiglia è stato ceduto gratuitamente alla collettività».

Il Comune (che come già faceva provvederà alla pulizia dell’area dalla vegetazione ricorrendo all’aiuto dell’Associazione sportiva pescatori Sabbio Chiese, a cui affiderà poi la gestione), ora è intervenuto per recuperare l’intera area fino alla cascata della Rocca.
«NON SOLO PULIZIA, ma anche realizzazione di panche e tavolini dove sostare, di passerelle dove necessario, di faretti che illuminino e valorizzino sia il ponte che la cascata». Viene così valorizzata una suggestiva oasi verde che, proprio nel centro dell’abitato, già c’era. Poi, proseguendo ancora, ecco l’intervento anche sul secondo ponte sul Vrenda, quello a fianco della piazza Rocca: «Dalla strada si può scendere a fiume e dopo aver ripulito la vegetazione, si sistemeranno anche gli accessi da via Moretti (dove c’era l’antico lavatoio) e da palazzo Tisi».

Anche qui sono previsti dei faretti, messi a valorizzare i giochi d’acqua della cascata. TUTTA QUEST’AREA si collegherà poi al percorso vita che dal parco Avis risale lungo il fiume Chiese fino alla confluenza col torrente Vrenda:”Il nostro ufficio Tecnico sta già progettando il percorso pedonale che da lì risalga fino alla cascata della Rocca. Nel frattempo, con progetto da 90.000 euro con soldi già stanziati, stiamo attendendo il via libera dalla Provincia per realizzare sul Chiese una “battuta” ed una scogliera lunga 30 metri, oltre a circa cento metri di staccionata in legno”.

Intanto le acque del fiume Chiese e del torrente Vrenda paiono rigenerate da quando è in funzione il depuratore: i pesci sono riapparsi numerosi, la melma è sparita, le acque, non più torbide, sono rinate.

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi

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