A Vobarno l'Africa stacca tutti

A Vobarno l’universo stranieri è in crescita, oggi oltre quota 1.000, pari al 13 per cento della popolazione. «La parte del leone - spiegano in anagrafe - la fa l’Africa col 65% del totale, mentre il 25% arriva dall’Europa dell’Est».
«Da sempre - spiega Paolo Barbiani, assessore vobarnese di riferimento - puntiamo al dialogo con le comunità straniere di Vobarno. Per questo abbiamo avviato tutta una serie di azioni sulla via dell’integrazione».

Dalla costituzione di un gruppo che rappresenti le maggiori etnie vobarnesi e che sappia collaborare con Comune e realtà vobarnesi, allo Sportello immigrati, divenuto ormai punto decentrato della Questura di Brescia; dallo Sportello interculturale per docenti (per favorire l’incontro tra insegnante ed alunno straniero) al Centro territoriale per l’intercultura (creato dal Csa di Brescia, con sede a Vobarno per le scuole di Garda e Valsabbia); dal Centro «Estate a scuola», rivolto a 40 bambini italiani e stranieri segnalati dalla scuola (per imparare la lingua e socializzare), al Centro Eda che ha sede staccata a Vobarno per corsi vari, con anche un corso di licenza media rivolto alle donne: «Su 22 partecipanti, in 8 hanno raggiunto il diploma».

Sono 37 i paesi da cui provengono stranieri a Vobarno: 11 africani, 15 europei, 6 asiatici e 5 sudamericani. Ma dagli 11 Stati del continente nero arrivano 2 stranieri su 3: quasi la metà (in 312) vengono dal Marocco; in 166 (il 25%) sono originari del Senegal, mentre 124 (il 18,5%) dal Burkina Faso. Ci sono poi algerini, ghanesi, nigeriani, ivoriani, del Mali, tunisini ed egiziani.
Col 10%, quarta forza a Vobarno sono i 104 albanesi, seguiti da 69 rumeni (uomini e donne alla pari) e da 32 ucraini (25 donne, tutte badanti). Seguono poi altre 185 persone, per 25 nazionalità, tra cui Cina, Brasile, Pakistan, Croazia, India, Bosnia e Jugoslavia.

Su 1050 stranieri, i minori sono 321 (il 30%), mentre gli ultrasessantenni sono 21, pari al 2%. Dai 19 ai 60 anni, le donne sono 285, mentre gli uomini sono 423. «Sulla via dell’integrazione, c’è poi un gruppo di lavoro che, all’interno della Commissione Servizi sociali, si occupa del tema dell’immigrazione». Gli obiettivi futuri, in aggiunta a quanto attuato? «L’obiettivo casa, con già 55 nuclei stranieri proprietari di abitazione (le famiglie ci chiedono aiuto nella valutazione dell’abitazione, nell’accedere al mutuo, ecc.), la rassegna interculturale e un corso per badanti, con 3 temi in gioco: l’uso della lingua italiana, l’imparare nozioni infermieristiche, una miglior socializzazione. Questo, in collaborazione col Centro Eda».
Perché tutto questo? «Per il rispetto dei diritti umani, in ogni luogo a prescindere da provenienze e stato sociale».

m.pas.
da Bresciaoggi

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Vedi anche