A Casto arriva l'addizionale

A Casto, dal 1998 l’Ici è ferma al 5 per mille per la prima casa ed al 6 per mille per seconde case ed aree fabbricabili: «E così - spiega il sindaco Simona Freddi - sarà anche per l’anno 2007, con la conferma anche della detrazione prima casa, per 103,29 euro, pari alle vecchie 200.000 lire».
Arriva invece l’addizionale Irpef. A detta degli attuali amministratori castensi, dopo alcuni anni in cui lo Stato aveva congelato l’applicazione della stessa addizionale (chi l’aveva istituita continuava a percepirla nella percentuale prevista, non superiore allo 0,50%, chi invece non l’aveva ancora applicata, non poteva più farlo), adesso «la istituiamo per garantire gli equilibri di bilancio ed i servizi».

Ma ecco, nel dettaglio, il vero motivo per cui arriva l’addizionale Irpef per i cittadini castensi: «L’entrata in vigore del passaggio di gestione delle acque, che dal Comune transita all’Ato (l’ambito territoriale ottimale), ci toglie quella gestione in economia che prima ci consentiva discrete entrate, per alcune decine di migliaia di euro».

In sostanza, a Casto gestire l’acquedotto del proprio territorio rendeva.
Ora, con la gestione che passa all’Ato, questo determinerà da un lato una grossa massa di investimenti, maggiori controlli e maggior qualità del prezioso liquido, ma dall’altro lato arriveranno non solo immediati e notevoli aumenti della tariffa dell’acqua per i cittadini ma, almeno per Casto, anche minori risorse nelle tasche del Comune: «Risorse che, per riequilibrare il bilancio, vanno reperite in modo diverso.
Si è deciso di istituire quell’addizionale Irpef che la nuova finanziaria ha riscoperto, portandola ad un livello massimo consentito dello 0,80%. Noi l’applicheremo, dal 2007, allo 0,40%. Un’addizionale Irpef che andrà a copertura dei bisogni primari».

m.pas.
da Bresciaoggi

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