I consigli del professor Marco Vitale

Nei giorni scorsi si è inaugura la serie di incontri che il comitato Garda-Valsabbia dell’Associazione industriale bresciana (Aib), coordinato da Mariella Mariani, ha intenzione di organizzare lungo tutto il 2007.

Per il primo appuntamento annuale, il comitato ha invitato una figura di assoluto prestigio del panorama accademico nazionale, il professor Marco Vitale, economista ed editorialista di importanti testate nazionali.

Il tema scelto, "Sviluppo e Territorio: il ruolo delle Imprese, delle Scuole e delle Istituzioni", ha suscitato l’interesse di operatori economici, rappresentanti delle istituzioni locali e responsabili delle maggiori istituzioni scolastiche della Valle Sabbia e del Garda.

Marco Vitale ha fornito all’attenta e numerosa platea preziosi stimoli per aiutare gli intervenuti a interrogarsi sul proprio territorio, in un momento, quello attuale, che non permette a nessuna realtà di vivere di rendita. L’economia italiana - ha rilevato Vitale – è incalzata da vecchi e nuovi competitori e, quindi, le posizioni sono sempre da difendere, riconquistare e rilanciare.

Tuttavia per mantenere le posizioni acquisite, gli operatori devono sviluppare nuove potenzialità che richiedono un’azione lucida, determinata, proiettata nel futuro, ma allo stesso tempo ben piantata sulle radici antiche della gloriosa tradizione artigiana e manifatturiera dei maggiori poli produttivi italiani.

Vitale ha portato all’attenzione degli intervenuti alcune storie positive di territori che hanno imparato a guidare gli sviluppi della vita socio-economica: dalla regione dell’Emscher, nel cuore della Ruhr, sino ad un tempo recente dominata dall’industria pesante, che grazie all’IBA, un organismo di proprietà del Land ottimamente guidato dal Prof. Karl Gauser, ha saputo mobilitare le risorse presenti sul territorio, e a distanza di qualche lustro l’area è ora totalmente cambiata e rigenerata. Di più, Vitale ha accennato ai casi delle città americane di Chicago, Atlanta, Boston, cupe e tristi negli anni ’70, che oggi si sono trasformate in metropoli bellissime e solari, per effetto di significative azioni volte alla rinascita di queste città. Ha parlato dei recenti bellissimi sviluppi di tante città europee, da Londra, a Vienna, a Valencia, che dopo la crisi delle attività manifatturiere e commerciali tradizionali hanno saputo ripensare in modo positivo al proprio territorio.

Partendo da queste esperienze concrete, Vitale ha sviluppato alcune riflessioni generali ancorate a quattro punti chiave. Secondo l’economista, il patrimonio storico–culturale e la bellezza del paesaggio urbano sono importanti fattori di sviluppo economico. Ma non bastano: la città contemporanea deve sapersi inserire in una rete di contatti internazionali e deve essere creativa. Per questo ci vuole la “Creative City”, dove amministratori e cittadini sappiano affrontare e risolvere i problemi e le prospettive in modo creativo. Ma per una vera e propria rinascita economica e sociale, occorre che nella città e nel territorio si sappia attingere alle risorse intellettuali, professionali, educative, imprenditoriali, finanziarie, necessarie per il nuovo sviluppo, per affrontare i cambiamenti e per disegnare il nuovo volto della realtà territoriale.

Riscoprire la creatività di un territorio – ha terminato Vitale - è un compito complesso e non facile ma molti esempi stanno a dimostrare che è possibile e necessario. A condizione che il pubblico non prevarichi il privato e viceversa e che si riesca a stimolare un'attiva partecipazione dei cittadini.

La conferenza, voluta dal comitato Garda-Valsabbia dell'Aib, è stata un’occasione data agli imprenditori locali per informarsi, incontrarsi, conoscersi e parlare dei problemi delle aziende.

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