Cantiere senza tempo sulla Provinciale V

Per capire lo spreco di pazienza bisogna partire dal semaforo “sud”, quello che incontrano gli autombilisti salendo da Cunettone. L’unità di misura sono le cicche di sigaretta: fanno a gara coi sassolini per vedere chi è più rappresentativo a ricoprire lo spazio che sta fra il rotolio delle gomme e il muretto sormontato dalla ringhiera che protegge una casa, bianca e triste.
Torni indietro cento passi e le cicche sono ancora parecchie, a segnare la lunghezza delle code.
Centocinquanta, la curva si fa vicina e cominci a trovare i vetri sminuzzati dei fari anteriori e le plastiche di quelli posteriori. Questi ultimi residui sono l’unità di misura della sicurezza.

Lavori "scaduti"
Al semaforo “nord” cambia che non c’è più la casa bianca, che la curva è più vicina e che i vetri aumentano.
Polizia Stradale e Provinciale sono dovute intervenire spesso: “Incidenti di breve entità” ammettono ai Comandi; “Ci è capitato anche di rilevare infrazioni per segnaletica non adeguata” aggiungono.
Stiamo parlando del cantiere per la “messa in sicurezza intersezioni e realizzazione di sottopasso in località Molin a Salò”, come c’è scritto sul rettangolone bianco sul quale spicca lo stemma della Provincia.
Ci trovi un po’ di tutto su quel cartellone. Che i lavori sono cominciati il 19 settembre del 2007, che costeranno 1.107.008 euro e che la ditta appaltatrice li doveva finire in 365 giorni. A ottobre dell’anno scorso però, al posto dell’inaugurale taglio del nastro, gli utenti della strada si sono trovati quel semaforo a regolare il senso unico alternato.
Sono trascorsi altri sette mesi e del sottopasso ne è stato costruito e “solettato” solo mezzo. Ecco il perché delle lamentele, che stanno diventando incontenibili.

Disagi e benefici
La strada è la Provinciale Quinta, quella che per i salodiani si chiama via Europa e per gli abitanti di Roè Volciano diventa via Domenico Signori, basta andare mezzo chilometro verso Tormini.
In quel punto da Salò sale la via dei Mulini, detinata a diventare un nuovo e più agevole accesso all’area di Campoverde soprattutto per gli studenti liceali e relativi pullman.
Quando non ci sono gli alberi a proteggerlo, il colpo d’occhio sul Golfo di Salò e sul resto del Benaco è bello da mozzare il fiato.
“Chiedetelo a noi pendolari che di qui ci dobbiamo passarci tutti i giorni quanto è bello questo pezzo di strada. E non ci trovi quasi mai nessuno che lavora, in quel cantiere. Un pensionato col piccone avrebbe fatto prima”.
Eccolo il fastidio vero: l’impegno e i tempi. Nel caso dei lavori stradali è risaputo che ad un disagio segue un beneficio.
Qui sorgono dei dubbi sul “quando”, anche perché si pensa che i sensi unici alternati, soprattutto sulle Provinciali di grande scorrimento come questa, debbano essere predisposti solo per lo stretto necessario.
Un altro automobilista ci dice che per i turisti è anche peggio: “Visto che era già asfaltata, almeno nel periodo di Pasqua, avrebbero potuto aprire anche l’altra corsia. Non le pare?”.

Parola all'assessore
L’assessore Mauro Parolini non si tira mai indietro e ci spiega: “Quella corsia non si poteva aprire perché manca ancora il collaudo statico del ponte, arriverà entro la fine del mese”.
Poi aggiunge: “Si tratta di un lavoro piuttosto complesso e parte dei ritardi sono dovuti ad imprevisti e al maltempo. Vero è anche che qualche problema con quella ditta l’abbiamo avuto, mi hanno assicurato che alla fine di giugno sarà tutto finito”.
Dopo le elezioni, staremo a vedere.

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Commenti:

Vedi anche