Un incidente di cento anni fa sulla ferrovia

Tra le carte ingiallite dell’Archivio storico della Provincia di Brescia, sono conservati voluminosi incartamenti riguardanti la ferrovia a vapore Rezzato-Vobarno.

Questa, progettata dal bresciano ing. Cornano per conto della Società Anoni¬ma Ferroviaria Rezzato-Vobarno, nata per volontà dell’ing. Migliavacca, proprietario della ferriera di Vobarno, era entrata in funzione il 16 maggio nel 1897 nel tratto Rezzato-Tormini.
Più tardi, agli inizi del ’900 la proprietà della ferrovia passò prima ad una nuova società denominata anonima Commerciale Ferrovia Rezzato-Vobarno-Caffaro e quindi venne riscattata dall’Amministrazione Provinciale di Brescia.

Tra le altre notizie abbiamo rintracciato un rapporto redatto il 20 gennaio 1910. Vi si apprende che tre giorni prima il treno numero 10 si arrestava prima di impegnare lo scambio che gli avrebbe permesso di entrare nel piazzale di Tormini per poter poi effettuare il cambio di locomotiva. Nel punto ove il treno si era fermato fiancheggiava a sinistra il canale Ottolini, quello ancora oggi esistente, che era difeso da un muricciolo.

Un viaggiatore, forse pensando di essere giunto alla fermata, uscì da una delle vetture di seconda classe sulla piattaforma ma, invece di scendere a destra dalla parte della strada, scese a sinistra sul detto muricciolo.
Il bigliettaio in servizio sul treno, un certo Guidi, lo avvertì di scendere a destra ma in quello stesso momento l’uomo cadeva nel canale. Venne trasportato dalla forte corrente e, purtroppo, non fu possibile ritrovare il disgraziato. Venne rinvenuto il giorno successivo fra Tormini e Villanuova.
Dello sfortunato passeggero, di cui non si conobbe mai il nome, si seppe che era un operaio di 45 anni addetto alla ferriera di Vobarno.

Antonio Tantari

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