Martedì i funerali di don Antonio Andreassi

È proseguito per tutto il fine settimana il mesto omaggio alla salma di don Antonio Andreassi presso la chiesa parrocchiale di Sopraponte, fin dal mattino di sabato, quando si è diffusa la notizia della scomparsa del sacerdote.

Don Antonio aveva 92 anni e, nonostante qualche acciacco dell’età, è stato in buona salute fino all’inizio di quest’anno. Da qualche settimana però le sue condizioni si sono aggravate costringendolo al ricovero in ospedale a Gavardo, dove all’alba di sabato il cuore non ha retto.

La notizia della sua morte si è diffusa in fretta a Sopraponte, dove risiedeva e dove è stato parroco per sessant’anni, ma anche nei paesi vicini e fra gli alpini.

Infatti è noto il suo forte legame con le Penne nere, per le quali è stato per tanti anni cappellano della sezione Ana di Salò, partecipando a tante manifestazione alpine.

Costante è stato in questi giorni l’omaggio portato dagli alpini al loro don Antonio, per il quale nutrivano tanto affetto, sempre ricambiato. Come pure quello dei suoi parrocchiani di Sopraponte e dell’intera comunità gavardese, per la quale è stato un punto di riferimento oltre che per la vita religiosa anche quella civile.

A vegliare la salma anche la sua governante Zita, che per tanti anni è stata una presenza preziosa nella vita quotidiana di don Antonio. La camera ardente è stata allestita nella chiesa parrocchiale di Sopraponte. La salma sarà trasferita in forma privata nella chiesa di Gavardo a mezzogiorno di martedì, dove alle 14 sarà celebrato il rito funebre, presieduto dal vescovo di Brescia, mons. Luciano Monari. Quindi il feretro sarà portato in processione al cimitero di Sopraponte, dove avverrà la tumulazione.

Questa sera, alle 20, si terrà una veglia di preghiera nella chiesa di Sopraponte, con una messa celebrata dal vescovo ausiliare di Brescia, mons. Francesco Beschi.

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