Il “fenomeno” della rete del 2008

La novità della rete del 2008 è senza ombra di dubbio Facebook, il social network che, stando agli ultimi dati disponibili, segna in Italia oltre quattro milioni di utenti.

Un “fenomeno”, come l’hanno definito molti esperiti di comunicazione, che all’inizio del 2008 era conosciuto e usato da circa centomila persone, salite a poco più di mezzo milione all’inizio dell’estate, raddoppiate nel mese di settembre e nuovamente duplicate nel giro di altri due mesi. Sarà un fenomeno passeggero, o più probabilmente entrerà a far parte dei siti e dei “giochi” che quotidianamente si consultano?

L’avvento del web 2.0 e dei social network non è nuovo, basti pensare a grande successo di YouTube per la condivisione di video o di Flickr per quello delle foto, MySpace per la propria pagina personale. Ma Fecebook ha qualcosa di diverso, per questo desta la curiosità di molti massmediologi. Innanzi tutto per poter entrare in contatto con gli altri utenti bisogna diventare loro “amico” e solo attraverso questa relazione amicale si può colloquiare, condividere foto e filmati, in definitiva farsi conoscere.
Altra diversità rispetto ad altri sistemi di comunicazione (vedi le chat) è che qui ci si presenta con nome e cognome e non in forma anonima o sotto mentite spoglie, anche perché i primi contatti di solito si creano con gli amici veri e con gente che si conosce (colleghi, compagni di scuola), per poi allargarsi agli “amici degli amici”, su richiesta o su invito.
Altra forza di Fecebook è la possibilità di creare dei gruppi di interesse o aderire ad alcuni già creati: e qui la fantasia spazia dai “fan” di cantanti, attori, comici, personaggi dei cartoon e dei fumetti, fino ai politici e personaggi più o meno famosi, oppure a prese di posizione su tematiche specifiche. Non mancano quelli a tematica locale: numerosi quelli dedicati a Brescia e alla brescianità (dialetto, modi di dire, piatti tipici) e pure quelli dedicati alla Valle Sabbia, al lago d’Idro, ai vari paesi valsabbini e alle varie associazioni sportive, ricreative, politiche, goliardiche e culturali. Molto curioso questo relativo a Gavardo: “Quelli che vorrebbero picchiare chi a chiesto di mettere i dossi a Gavardo” (errore grammaticale compreso); sono già 111 gli aderenti.

Forse una spiegazione potrebbe essere quella che in questo tempo di crisi, in cui la gente esce di meno da casa, ha più tempo da dedicare a Internet e mantenere i contatti fra gli amici e conoscenti.
A proposito di “reti amicali” ecco ciò che ha scritto Ilvo Diamanti su Repubblica di domenica scorsa, commentando un sondaggio in cui emerge che gli Italiani, nonostante la crisi, si ritengono “abbastanza felici”.
«Così, per alleggerire il peso opprimente del futuro – scrive Diamanti –, [gli italiani] investono sul presente immediato. Per difendersi dagli “altri”, trasformano i confini della famiglia – ma anche delle reti amicali – in barriere invalicabili. Dove rifugiarsi: da soli, con i nostri cari, i nostri pari, i nostri affetti, gli amici di tutti i giorni. Insieme a quelli che la pensano come noi, con cui condividiamo le stesse ansie, le stesse passioni, gli stessi nemici… E se il mondo è divenuto troppo grande (e insicuro), per reazione noi ci sentiamo più felici. Nel nostro piccolo».

Quale strumento di Internet meglio di Fecebook, attualmente ci può aiutare a costruire un nostro “nido virtuale” così descritto?

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