«Interventi attuati, lavori in corso e progetti»

«La gestione del ciclo idrico nell’alta e media Valle Sabbia: interventi attuati, lavori in corso e progetti». Era questo il titolo del convegno tenutosi giovedì sera presso la sala dell’assemblea dell’ente valsabbino, promosso dall’assessorato all’Ambiente guidato da Matteo Rovatti.
«La finalità dell’incontro – ha sottolineato l’assessore – è quella di fare il punto della situazione sul ciclo idrico integrato delle acque nei comuni della Valle Sabbia, con particolare riguardo alla situazione della media e dell’alta valle. Nasce all’interno del percorso di Agenda 21 locale di Valle, coinvolgendo anche le associazioni ambientaliste che in questi anni si sono occupate della questione del lago d’Idro. In questo anno internazionale dedicato all’igiene sanitaria vogliamo anche riflettere sulla qualità dell’acqua, come bene primario per tutti i cittadini».
Ad illustrare il cambiamento normativo riguardo alla gestione del servizio idrico ci ha pensato l’assessore comunitario ai Lavori Pubblici Paolo Facchinetti, il quale ha voluto precisare come il sistema integrato affidato da tutti i comuni, a partire dal 2007, all’Aato (Autorità Ambito Territoriale Ottimale), permetta maggiori investimenti anche in realtà più periferiche e marginali come quelle montane.
È toccato a Claudio Gaudiosi, consigliere d’amministrazione dell’Aato della provincia di Brescia, presentare cos’è il nuovo ente, ancora poco conosciuto dai cittadini, e il suo funzionamento. Ha tenuto a precisare in particolare due cose: innanzitutto che la gestione è interamente in mano pubblica, visto che l’assemblea dell’Aato è composta da tutti i sindaci dei comuni, e che avviene ottemperando al principio di sussidiarietà, perché le tariffe raccolte in aree più densamente abitate consentono gli investimenti nelle zone più periferiche.

La parte operativa della gestione, ciò che una volta era affidato all’idraulico comunale, è in capo per gran parte della Valle Sabbia ad A2a, per questo è stato affidato a Mario Tomasoni, responsabile dell’«Unità operativa ciclo idrico Valle Sabbia» di A2a di presentare la «Disponibilità e uso della risorsa idrica in valle». Tomasoni ha elencato gli interventi compiuti in questi due anni di gestione, evidenziando come all’inizio abbiano riguardato la qualità delle acque da immettere in rete, poi gli sforzi si siano contrati sul collettamento e la depurazione. Attualmente il collettamento fognario raggiunge i comuni di Casto e Nozza. Dal prossimo anno partiranno i lavori lungo il Chiese per allacciare l’abitato di Vestone e poi via via Lavenone, Idro, Anfo. In primavera sarà rifatto il collettore nel fra Sabbio e Pavone fino al depuratore (500 mila euro) il cui termine è previsto per giugno 2009. Per i prossimi due anni sono in programma i lavori del tratto Vestone-Lavenone (2.200mila euro) e Lavenone-Idro (900mila) entro dicembre 2009; Idro-Anfo (2.500mila euro) entro il febbraio 2010, quindi Idro Pieve Vecchia-Crone (640mila) e Crone-Vantone (660mila) entro la fine del 2010, per un totale investimenti di 7milioni e 400mila euro in due anni. Questa tabella di marcia l’ha illustrata il dott. Roberto Romano di A2a e, se non ci saranno intoppi, le scadenze saranno rispettate. La frazione di Vesta sarà dotata di un suo depuratore, così come gli altri comuni che, per la distanza dal collettore di fondovalle, saranno dotati di fosse Imhoff (Pertica Alta, Mura, alcune frazioni montane di Vobarno, la frazione di Binzago di Agnosine). Il depuratore di Pavone di Sabbio Chiese sarà raddoppiato per consentire l’apporto di tutti i reflui dell’alta e media valle.

Per il quinquennio successivo si prevede, infine, il completamento di tutto il collettamento fognario della valle. Sono già in fare di progettazione i collegamenti Anfo-Ponte Caffaro e Ponte Caffaro-Bagolino. Sarà rifatto anche un nuovo impianto a Vobarno che sostituirà i sei più piccoli esistenti attualmente, così come dovrà essere adeguato quello di Gavardo (di cui è in corso lo studio di fattibilità) che raccoglie anche le fogne di Vallio Terme, Villanuova e parte di Muscoline. Alla fine i grandi depuratori lungo l’asse del Chiese saranno tre: Pavone, Vobarno e Gavardo. Impianti più piccoli sono previsti in Valle Dorizzo e a Capovalle e per quando riguarda Provaglio Val Sabbia si sta vagliando se fare un impianto proprio o collettare fino a Sabbio. La scadenza ultima di tutti questi lavori sarà il 2016, termine stabilito dalla Regione Lombardia.

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Vedi anche