Il Sit, uno strumento all'avanguardia

Si erano iscritti così in tanti al workshop sui datebase topografici, organizzato da Secoval, la società consortile della Comunità montana e dei comuni valsabbini, tanto da dover trovare una sala più capiente; segno dell’interesse degli operatori del settore (geometri, architetti, ingegneri) per l’utilizzo del Sistema informativo territoriale implementato da Secoval, al quale potranno accedere per la loro attività professionale. La mattinata di lavoro si è tenuta ieri a Vobarno, nella sala convegni della biblioteca, invece che nell’aula assembleare di Nozza. Il Sit della Valle Sabbia è un database topografico che raccoglie oltre alle cartografie, anche tutta una serie di informazioni territoriali (anagrafiche, le reti tecnologiche, il sistema dei vincoli paesaggistici, ecc.).

L’incontro aveva una duplice finalità: da un lato mostrare ai professionisti i servizi che è in grado di offrire loro il Sit, dall’altra richiedere la disponibilità a fornire gli aggiornamenti in base ai progetti da loro realizzati. Per questo all’incontro è stato organizzato con il sostegno dei vari ordini professionali: costruttori, geometri, architetti, ingegneri, agronomi e forestali.

Lo sforzo compiuto negli anni dalla Comunità montana e da Secoval è stato sottolineato all’inizio dal presidente comunitario Ermano Pasini e da quello di Secoval Dante Freddi. Ad illustrare come questo sistema integrato faccia parte di un nuovo modo di approcciarsi alla gestione del territorio è stato il dott. Roberto Laffi della Regione Lombardia, il quale ha evidenziato come ormai anche in questo campo gli utenti e le amministrazioni pubbliche comunichino solo in forma digitale.

L’ing. Luciano Zanelli, consigliere di Secoval che si è occupato della questione Sit, ha annunciato come questo strumento porterà avere ulteriori sviluppi: a breve partirà una sperimentazione per una integrazione con il catasto del Polo catastale della Valle Sabbia e Brescia Est, inizialmente su un comune per poter vedere come integrare i due sistemi. È toccato poi a Marco Baccaglioni e a Lorenzo Bacchetta presentare come utilizzare operativamente il sistema. Il primo ha evidenziato i vantaggi che possono derivare dal suo utilizzo, il secondo ha dato una dimostrazione pratica di come utilizzare le mappe, i vari tematismi, e come estrarre la cartografia. Questo sarà previa iscrizione e le mappe saranno disponibili in vari formati (compreso Autocad) al costo di 50 centesimi per ettaro. «Una cifra simbolica – ha tenuto a precisare Ezio Almici, direttore di Secoval – per non gravare il sistema di accessi inutili, ma allo stesso tempo renderlo il più fruibile possibile a chi ne abbia la necessità».
Al momento dello scaricamento il sistema avrà notizia che sono in programma modifiche su quella porzione di territorio, anche tramite i comuni dove saranno presentati i progetti. Gli operatori, una volta realizzati i progetti, saranno quindi invitati a fornire a Secoval le modifiche apportate, in modo da modificare le informazioni nel database per mantenerlo sempre aggiornato. Una preziosa operazione di feedback necessaria per l’integrità delle informazioni.

Negli interventi conclusivi dei rappresentanti degli ordini professionali, tutti hanno sottolineato i benefici che ne possono derivare a vari livelli, mettendo però in guardia la società di possibili invasioni di campo e di rispetto dei ruoli professionali.

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